Bollette inviate prima dell’approvazione in consiglio: “Tutto regolare”

Polemica da Pdl e Lega sui bollettini della Tariffa rifiuti arrivati troppo presto nelle case. Il sindaco: "Approvato in giunta come previsto dalla legge”

Le bollette della Tarsu arrivano nelle case prima che il consiglio comunale abbia deliberato la correttezza delle scadenze. Ma dal comune assicurano che è tutto regolare. A lanciare l’allarme nei giorni scorsi sono state le forze di opposizione, poco dopo il consiglio comunale del 15 maggio, quando Paolo Strano del Popolo delle libertà aveva fatto notare che fossero arrivate le bollette della tariffa rifiuti nelle case prima dell’approvazione del consiglio. Poi è toccato ad Alessandro Fagioli della Lega Nord che ha evidenziato come la data della scadenza della prima rata fosse differente di un giorno rispetto alla delibera di consiglio.

A spiegare quanto accaduto è il sindaco Luciano Porro insieme alla diritterore di Saronno Servizi, Giordano Romano, e al presidente Angelo Volpi. Il primo cittadino ha spiegato di aver chiesto chiarimenti alla Saronno Servizi, la partecipata del comune che gestisce la situazione: «Le scadenze della Tarsu sono state approvate in Giunta lo scorso 18 aprile, la prima rata al 30 maggio, la seconda al 30 settembre – illustra il primo cittadino -. La giunta ha così trasmesso tutto alla Saronno Servizi per gli adempimenti. In quel periodo la normativa prevedeva che tutto fosse gestito da un atto deliberativo di giunta comunale. Ma il 3 maggio è stata inviata una circolare ministeriale che variava le competenze: doveva essere il consiglio ad approvare la delibera. In corsa sono così cambiate le regole del gioco, ma il processo di emissione e stampa era già in corso».

Ed ecco il perché delle date di spedizioni differenti: «Tramite la Saronno Servizi abbiamo chiesto alla corriere che si doveva occupare della spedizione di iniziare la distribuzione a partire dal 14 maggio, il giorno dopo la seduta di consiglio comunale. Seduta che è andata per le lunghe e proseguita con il punto sulla Tarsu al 15 maggio. Ma ormai le bollette erano partite e alcune già anche recapitate. Non avremmo comunque potuto tardare ulteriormente l’emissione, altrimenti non avremmo rispettato le scadenze dei pagamenti. Tutto è stato fatto secondo le leggi in vigore». Riguardo la da di scadenza differente per la prima rata, la Saronno Servizi ha ammesso che effettivamente c’è stato un errore: «Nelle bollette è indicato il 31 maggio, quando la data corretta è il 30. Questo è stato l’unico errore e chiediamo scusa ai cittadini. Faremo un atto con l’amministrazione comunale che chi dovesse pagare il 31 non incorre in nessuna mora, questo sarà reso pubblico ovunque».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2013
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