Crac Livingston, chi sono i 9 rinviati a giudizio

Le richieste riguardano l'intero vecchio consiglio di amministrazione della società con a capo Ferrero per bancarotta mentre per il vecchio collegio sindacale l'accusa è omesso controllo

Sono in tutto 9 le richieste di rinvio a giudizio inviate dal sostituto procuratore Pasquale Addesso per il fallimento della vecchia Livingston, la compagnia aerea gestita da Massimo Ferrero poi rinata come New Livingston nel 2012 con il figlio di Carlo Toto, Riccardo, al vertice. Si tratta di Massimo Ferrero, Giovanni Sebastiani, Giancarlo Celani, Domenico Silvestri, Pellegrino D’Aquino, Bruno Colombo per i reati di bancarotta fraudolenta e Massimo Cassano, Rocco Palmisano e Angelo Valia per omesso controllo. Secondo il magistrato della procura bustocca Pasquale Addesso, Ferrero e il resto del consiglio di amministrazione della società aerea avrebbero messo in atto lo stesso disegno, quello di dissipare il patrimonio della Livingston attraverso quello che è stato definito un "acquisto a leva", un’operazione finanziaria tra società socie che vantano crediti a vicenda.

Tramite una serie di pasaggi, comunque, il credito da 44 milioni di euro che Livingston vantava da "I Viaggi del Ventaglio" per i voli effettuati veniva assorbito da una terza società sprovvista di capitali, la F.G. Holding che acquisisce i crediti. Il collegio sindacale di Livingston, invece, viene accusato dal pubblico ministero di non aver controllato sui passaggi e di non aver fatto nulla per ottenere il pagamento dei 44 milioni di euro da parte di FG. Infine vengono contestate a Ferrero alcune distrazioni di capitali dalla Livingston per immetterli in altre società di proprietà di Ferrero e in particolare 350 mila euro per due film mai prodotti, 2 milioni di euro a favore di una società immobiliare riconducibile a sua moglie e 9,5 milioni ad una società alla Ellemme Group, sempre di Ferrero.

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Pubblicato il 11 Maggio 2013
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