Legno e pannelli solari, una nuova casa per la Cooperativa Arca

Domenica l'inaugurazione della "Casa di Marina", nuova sede della cooperativa attiva da quasi trent'anni. Un gioiello finanziato anche grazie ad una campagna di raccolta fondi, che prosegue

I mattoni "firmati" e tanto, tanto legno sono gli elementi della nuova sede della Cooperativa Arca di Cardano al Campo, in via Dell’Ongaro: ad animare la "Casa di Marina" (dal nome di una operatrice della cooperativa scomparsa alcuni anni fa) sono però soprattutto i volti e le voci delle ottanta e passa persone – tra lavoratori e ospiti – che vivranno qui la loro quotidianità. La nuova sede della cooperativa è un gioiello costruito nell’arco di poco più di un anno, in tempi rapidissimi, per ottemperare ai nuovi vincoli regionali (molto stringenti) che hanno reso non più a norma la sede "storica", una villa di proprietà comunale in centro a Cardano. Il trasferimento è stato fatto per rispettare le scadenze, anche se diversi lavori – specie all’esterno – devono essere ancora completati: «Ci sono imprese che hanno lavorato fino a notte fonda per permetterci di trasferirci qui entro 31 maggio, ultima data utile» racconta la presidente della cooperativa Emanuela Sartini, ricordando i nomi delle piccole imprese e dei tanti artigiani che hanno lavorato qui e hanno messo molto di loro per rifinire al meglio la nuova palazzina, che è caratterizzata dall’ampio uso di legno sia negli interni che negli esterni. Progettata dagli architetti Vanessa Brusati e Matteo Leoni, ha visto lavorare l’impresa Wolfhaus di Vipiteno, gli artigiani Pietro Bassanin, Stefano Festin, Riccardo Zanchetti, Mg2, Scalettiporte, la Coop Officina per le aiuole esterne.
La presidente Sartini parla di un luogo improntato a «forza, bellezza e armonia»: «forza ce n’è voluta tanta, bellezza della struttura ma soprattutto delle persone, armonia ambientale e armonia umana». Tra i motivi di lustro il ricorso a energie rinnovabili e la classificazione A+, perché «la cura della persona non può prescindere dalla cura dell’ambiente». Nella sede ci sono gli appartamenti della comunità alloggio "La baia" («una baia che offre rifugio a chi è in difficoltà»), due Cse, un nucleo Servizio Formazione all’Autonomia, un nuovo servizio per i disturbi alimentari («il Giglio Bianco»), la sede di Dire Fare Giocare, gli spazi destinati al catering. In particolare questa attività – che è un fiore all’occhiello della cooperativa – è beneficiaria anche di un finanziamento ad hoc della Fondazione Cariplo, rappresentata dal commissario per la provincia di Varese Giorgio Gaspari. La sede Arca di via dell’Ongaro sarà anche un punto di distribuzione di Buono e Giusto, il progetto di e-commerce di prodotti km0, biologici e solidali. «Sarà un luogo aperto, per venire a mangiare e anche per la ludoteca», sintetizza Cristina Ronzoni, del consorzio coop sociali.

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La sfida della cooperativa Arca è stata ovviamente anche sul finanziamento dell’intervento, che è stato sostenuto anche grazie ad una mobilitazione collettiva che ha toccato non solo la comunità cardanese. Una parte dei finanziamenti sono venuti da Banca Prossima (la banca del terzo settore di Intesa e Fondazione Cariplo), rappresentata da Antonino Fariselli, che ha sottolineato il modello di sostenibilità costruito da Arca. Il finanziamento è infatti garantito anche dal sistema di iniziative di fundraising costruite negli ultimi due anni, tra spettacoli teatrali, concerti, la vendita dei "mattoni sociali", con cui si poteva contribuire alla costruzione. I mattoni "firmati" dai sottoscrittori sono andati a pavimentare il portico intorno a cui ruotano le tre ali dell’edificio: ci sono le firme di tanti singoli cittadini, di associazioni di Cardano, di amici, persino quelle dei diversi artigiani che lavorando qui si sono un po’ affezionati al progetto. La presidente Sartini l’ha definito «un miracolo», l’assessore alla cultura del Comune di Cardano Andrea Franzioni ha ricordato come intorno ad Arca si sia creata «una coesione sociale per il finanziamento creativo» verso una delle cooperative storiche (nata nel 1985) del paese diventato di recente città «anche per la quantità e qualità dei suoi servizi, tra cui quelli delle cooperative».

Domenica mattina è attesa l’inaugurazione, in questi giorni i lavori vanno ancora avanti. E ancora va avanti la raccolta di fondi: tra le prossime iniziative, il festival "Infestante" (dal 20 al 23 giugno, a Cardano) e una giornata in centro a Gallarate, il 29 giugno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2013
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