L’italiano “dei gesti”, lingua conosciuta in tutto il mondo

In tutto il mondo, gli italiani sono conosciuti per il colorito modi di esprimersi attraverso segni e gesti. Una caratteristica che ci rende "internazionali"

Noi, nemmeno ce ne accorgiamo. La nostra gestualità quando parliamo, però, è forse la più famosa al mondo. Abbiamo una movenza per ogni frase e gesticoliamo in ogni momento, anche quando siamo al telefono. Non si sa da dove sia venuta fuori questa nostra abitudine: forse deriva dalla cultura latino-romana, oppure perchè in passato si parlava più i dialetti che la lingua italiana. Fatto sta che i nostri gesti sono noti in tutto il mondo e sono oggetto di approfondimenti e articoli di giornali di molti paesi. L’ultima indagine, in ordine di tempo, è stata fatta dal New York Times.

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In genere, infatti, gli stranieri arrivano alla semplice conclusione che gli italiani parlano con le mani. In effetti loro non trovano un senso nei nostri movimenti del corpo mentre si parla: ma noi sappiamo che il gesticolare non è un modo di parlare, bensì un modo di arricchire la parlata, aggiungendo delle sfumature attraverso dei movimenti che rendono più preciso ciò che vogliamo trasmettere. 
 
Con il gesto possiamo esprimere un’emozione meglio di molte parole, perché il movimento è più spontaneo e sincero della parola. È un linguaggio parallelo ma comunque complementare a quello parlato, dato che praticamente tutti gli italiani sono abituati a parlare sia con la bocca che con le mani, e non riescono a parlare se usano soltanto la voce o soltanto i gesti, a meno che non sia qualche risposta semplice e veloce (come ‘sì’, ‘no’, ecc).
 
A partire dal classico ‘che cosa vuoi?’ (il pollice stretto contro le altre dita e il movimento su e giù del polso) esistono gesti indicanti numerosi frasi italiane. 
Le mani giunte a mo’ di preghiera significano ‘ma chi te l’ha fatto fare?’, strisciare le unghie dalla gola al mento invece vuol dire ‘non mi importa niente’, mentre unire e separare ripetutamente la punta delle dita indica la frase ‘stai parlando troppo’. Oltre a questi, ci sono alcune movenze anche offensive, come il gesto dell’ "ombrello”. 
 
In effetti,  si possono esprimere tutte le emozioni con i gesti, dalla felicità alla noia alla tristezza. Alcuni gesti variano da regione a regione ma comunque la popolazione italiana nel linguaggio dei gesti si riconosce interamente. Dai bambini ai più anziani: è una sindrome che colpisce proprio tutti, tanto che possiamo pensare che grava sugli italiani anche prima della loro nascita.
 
In una conversazione informale i gesti sono ben accetti nel panorama italiano: tra amici o parenti è normale usarli anche per esprimersi meglio e rendere la partecipazione alla conversazione più attiva. In un colloquio di lavoro o altre conversazioni formali, l’uso smodato dei gesti è visto come un comportamento volgare, rozzo e campagnolo. Ad ogni modo, la nostra gestualità ci rende unici nel mondo e ci permette di farci notare anche nei posti più affollati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2013
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