“I partiti di maggioranza lavorano, non devono andare sulle pagine dei giornali”

Eliseo Sanfelice (Idv) risponde ad alcune critiche del PdL e indica però anche due temi strategici su cui la politica e l'amministrazione comunale devono lavorare in futuro

«Non ho capito: si critica un dirigente del Comune perché è troppo bravo?». Usa un po’ di ironia e molta sintesi Eliseo Sanfelice (Idv-Azione Civile), commentando l’uscita del PdL che lamenta la presenza del dirigente Emiliano Bezzon sulle pagine dei giornali e denuncia la poca presenza del sindaco Edoardo Guenzani. L’esponente dell’IdV risponde anche ad un’altra critica del PdL, quella sui partiti di maggioranza troppo "silenziosi": «Io credo che sia giusto che sulle pagine dei giornali compaiano i partiti di minoranza, giusto che facciano da stimolo e critica per l’amministrazione comunale. Ma i partiti di maggioranza non vedo perché devono preoccuparsi di finire sui giornali: la maggioranza sostiene la giunta, ha i suoi assessori di riferimento sui diversi temi che lavorano e rispondono alle critiche, anche se non sempre e questo me ne dispiace». Nessuna preoccupazione sull’amministrazione, dunque? «Noi siamo sempre a fianco dell’amministrazione Guenzani, questo è il punto fermo di riferimento: nessun dubbio di sorta» dice Sanfelice, escludendo anche qualunque ripercussione locale del movimentato quadro politico nazionale.
Quanto ai temi strategici per l’amministrazione, Sanfelice ne indica due. «Non possiamo di non pensare, vista le risorse ottenute dalla vendita di Commerciale Gas, a come impiegare le risorse. Una discussione che deve coinvolgere tutti i partiti, magari anche Rifondazione e M5S che sono fuori dal consiglio comunale ma sono attivi in città. Una domanda da porci deve essere: possiamo permetterci di mantenere come oggi, senza modifiche, Maga, conservatorio Puccini, sistema dei teatri? Serve una discussione franca su questo tema che coinvolga tutti, senza però cadere nelle trappole delle polemiche. Io sono convinto che questa spesa vada rivista, con la massima attenzione».
L’altro tema posto con forza è quello degli stranieri, di una presenza a volte problematica, ancora da valorizzare positivamente. «Il 16% di stranieri a Gallarate sono una risorsa, ma sono anche una spesa maggiore per i servizi sociali. Bisogna domandarsi perché si sia creata negli anni passat una quota così alta di stranieri rispetto alle altre città della provincia. Serve un’accoglienza decente e degna di questo nome, che non crei problemi». Insufficente quanto fatto fino ad ora, dunque, ad esempio con il varo della Consulta pensata per coinvolgere attivamente e relazionarsi in modo stabile con le comunità straniere? «La Consulta può servire per colloquiare con le comunità, ma non è sufficiente. Molti Comuni hanno per esempio un consigliere aggiunto, scelto dalle comunità, che ha diritto di parola (non di voto) su tutti i temi. Credo sarebbe un tema interessante».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2013
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