Nella bolgia di Avellino serve un Varese da battaglia

Sottili avverte i suoi giocatori: «In Irpinia non parlano di tecnica e tattica ma solo di agonismo e determinazione». Formazione nascosta, Neto e Pavoletti le certezze

Stefano Sottili scruta al di là della trincea per annusare che partita sarà questa Avellino-Varese (sabato 21, ore 15) che torna a disputarsi al "Partenio" dopo ben 35 anni. Le due società si affrontarono in Coppa due anni fa sul campo di Masnago (clamorosa sconfitta dei biancorossi con rigore fallito da Neto) ma in campionato non si incrociano da un lontanissimo 2-1 per i "Lupi" (doppietta di Lombardi, poi Vailati per la squadra di Peo Maroso) dell’aprile 1978.

AGONISMO IRPINO – Per provare a uscire vincente da quello che sarà uno scontro in qualche modo storico, il tecnico del Varese mette prima di tutto in guardia i propri uomini rispetto al campo e all’avversaria che Neto e compagni si troveranno di fronte. «Badate bene una cosa – avvisa Sottili – dopo la sconfitta di Lanciano, tutti in casa Avellino hanno sottolineato di voler ritrovare agonismo e determinazione. Lo hanno ripetuto i giocatori, il tecnico, i dirigenti: nessuno ha puntato sull’aspetto tecnico o su quello tattico: da quelle parti la prima cosa da fare è rimettersi a far sentire il fisico. I miei giocatori se lo dovranno ricordare per bene: ogni palla contesa sarà dura da recuperare, ogni intervento sarà al limite, andranno evitate proteste e provocazioni e inolte il campo del "Partenio" è stato rizzollato nei punti più malconci, quindi dovremo essere bravi a anche ad adattarci a queste "toppe"».
L’Avellino di Restelli d’altra parte è squadra differente sia dal Latina arrembante e sbilanciato, sia del Pescara ricco in qualità, le due squadre battute negli ultimi turni dal Varese. «Gli iripini sono formazione diversa, che fa dell’agonismo e della foga le sue armi principali, ma hanno anche diverse individualità interessanti. Guardiamo all’attacco: con Castaldo e Galabinov c’è anche Soncin a garantire pericolosità sulle palle alte. E, seppur con la difesa a tre, l’Avellino vanta una buona copertura soprattutto se Massimo si pone al vertice basso del centrocampo».

FORMAZIONE NASCOSTA – Gli avvertimenti sugli avversari non devono far passare in secondo piano il lavoro che Sottili porta avanti con il suo staff riguardo al gioco del Varese. «Solo attraverso il nostro calcio possiamo ottenere risultati positivi, ma questo aspetto stavolta arriva dopo l’attenzione all’atteggiamento di cui ho parlato. Detto questo, mi aspetto una ulteriore crescita della mia squadra: questa volta mi aspetto una maturità nel continuare ad avere quello spirito battagliero mostrato nei 90′ giocati contro il Pescara. Di certo le ultime due gare hanno dato grande autostima ai miei giocatori e questo lo riferisco soprattutto a chi ha giocato poco: molti mi mettono in difficoltà al momento di fare le scelte su chi andrà in campo, e questo è il segnale migliore dato a compagni e staff tecnico».
A proposito di formazione, Sottili rimane ancora più abbottonato del solito tanto da non rivelare neppure il nome del portiere che difenderà i pali biancorossi: Bressan ha recuperato dall’infortunio alla mano causato da un incidente domestico e potrebbe quindi fare il suo esordio stagionale al posto di Bastianoni, che non ha convinto del tutto nelle partite precedenti. Ma è a centrocampo che il rebus di Sottili permane di difficile risoluzione: i continui riferimenti al gioco maschio e al grande agonismo, è possibile che al centro il mister si affidi a una coppia rodata di interditori, e cioé a Corti e Damonte (foto). Se così fosse, Zecchin – visto di recente in regia – tornerebbe sulla sua fascia di competenza, quella destra, mentre a sinistra il Varese potrebbe riproporre il tandem di terzini Franco-Lazaar per contrastare le attese folate di Zappacosta. Non è invece previsto l’utilizzo di entrambe le coppie di terzini di spinta come è accaduto con il Pescara; detto questo, potrebbe anche tornare in gioco Calil per provare a muoversi tra le fila dello schieramento irpino.
In avanti tutto fa pensare alla riconferma del duo Pavoletti-Neto, cui sarà difficile rubare il posto. Sottili ha comunque portato con sé ben 23 uomini («dovevano essere 20 ma avevamo tre biglietti in più e allora ho allargato la rosa» ha ammesso candidamente l’allenatore) compreso Bjelanovic che aveva accusato qualche problema fisico nei giorni scorsi.

LO SPAURACCHIO – L’attacco è sicuramente un reparto interessante dello schieramento della neopromossa Avellino, con Galabinov («se giocherà dovremo evitare al massimo i cross dal fondo»), Castaldo e Soncin. Ma per lo spauracchio di questa volta ci affidiamo alle parole di Sottili, che dimostra grande attenzione verso un giocatore molto promettente, Davide Zappacosta, che di recente ha esordito con la maglia della nazionale under 21. «Gioca sulla fascia destra e corre fortissimo, ma sarebbe sbagliato temere Zappacosta solo per le sue qualità atletiche: batte infatti anche i calci da fermo dimostrando di avere anche un buon piede. Poi, quando prende velocità in fascia, è davvero difficile fermarlo e qualche volta bisogna sperare che sbagli qualcosa lui, perché altrimenti c’è il rischio di vederselo sfuggire spesso».

LIVE – Con il match del "Partenio" torna la diretta in liveblogging su VareseNews. Per partecipare potete utilizzare lo spazio commenti o utilizzare l’hashtag #avellinovarese su Twitter e Instagram. Per visualizzare la diretta CLICCATE QUI.

Avellino – Varese (probabili formazioni)

Avellino (3-5-2): Terracciano; Izzo, Fabbro, Bittante (Pisacane); Zappacosta, Arini, Massimo, Schiavon, De Vito; Castaldo, Galabinov. All. Restelli.
Varese (4-4-2): Bressan; Laverone, Ely, Rea, Franco; Zecchin, Corti, Damonte, Lazaar; Pavoletti, Neto Pereira. All. Sottili.
Arbitro: Merchiori di Ferrara (Del Giovane e Bellutti – IV° uomo: Martinelli).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2013
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