Bignami (M5s): “Malattie e ambiente, studiamo l’incidenza”

Al via anche in Lombardia un progetto nazionale di raccolta dati e analisi delle patologie di probabile causa ambientale attraverso i codici per l'esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie per chi ne soffre

Scoprire l’incidenza nei territori delle patologie causate dall’ambiente attraverso l’esenzione dalle spese sanitarie per le prestazioni correlate, questo il progetto a cui stanno lavorando la senatrice bustocca del Movimento 5 Stelle e alcuni colleghi del suo stesso movimento a livello nazionale, compresa la Lombardia: «Anche nella nostra regione abbiamo presentato la richiesta dei codici sanitari di esenzione per malattia a tutti i direttori generali e a tutti i 15 distretti sanitari». E’ quanto afferma la senatrice M5S, Laura Bignami, che ha sottoscritto la richiesta in accordo con i sentori Monica Casaletto, Luis Orellana, Bartolomeo Pepe, con i consiglieri regionali Silvana Carcano, Eugenio Casalino ed il dott. Vincenzo Petrosino, responsabile del progetto in tutte le Regioni Italiane. «Con un mirabile lavoro di squadra in pochissimo tempo stiamo tentando di conoscere l’incidenza di alcune patologie a probabile o certa causa ambientale su circa 58.000.000 di abitanti. Il progetto che stiamo portando avanti sul territorio nazionale parte dall’assunto che se un cittadino è affetto da una patologia riceverà dalla propria ASL di appartenenza un tesserino di esenzione per le prestazioni correlate alla patologia».

Pertanto richiedendo, in modo anonimo, i codici malattia degli ultimi 7 anni relativi a queste esenzioni  – sostiene la senatrice – si può conoscere l’incidenza di una malattia in un territorio specifico. Questo lavoro rappresenta un primo step di una ricognizione più ampia sulle cause ambientali di determinate patologie. «Certamente questa prima fase del progetto è molto complessa, ma posso affermare con soddisfazione che abbiamo incassato molti consensi» – afferma Laura Bignami. Il progetto, che viene sperimentato per la prima volta in Italia, è partito il 20 agosto del 2013 ed ha già portato risultati eccezionali. In Lazio e in Campania la prima fase è stata già ultimata ed è in corso la proiezione dei dati su una grossa piattaforma informatica. «Mi auguro – conclude la senatrice bustocca – che questo lavoro possa contribuire a far luce sulla correlazione tra le patologie diffuse su un territorio e l’ambiente come causa delle stesse».

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Pubblicato il 25 Ottobre 2013
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