Giorgio Piccaia al Teatro Nazionale di Sarajevo
L’artista è reduce dell’edizione speciale della “Colony in Počitelj” con artisti provenienti da tutto il mondo
Proprio in contemporanea alla mostra personale presso il Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno Giorgio Piccaia è stato invitato con altri nove artisti a una speciale edizione della “Colony in Počitelj” in Bosnia Herzegovina. Il simposio, svoltosi a ottobre, ha visto la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo ed era dedicato alla memoria dei dieci anni della morte del primo presidente bosniaco Alija Izetbegović.
L’International Art Colony ha sede in due bellissimi palazzi del cinquecento a Počitelj vicino a Mostar, una città fortificata medioevale che è stata bombardata nel 1993 e ristrutturata dieci anni dopo.
“Le opere che ho realizzato durante la mia permanenza in Bosnia e Herzegovina – ci dice Giorgio Piccaia – sono due. Un trittico formato da tre tele quadrate dal titolo “Tolleranza”. Ho usato i simboli di cinque religioni monoteiste, la croce per il cristianesimo, la ruota del Dharma per il buddhismo, la Stella di Davide per l’ebraismo, la mezzaluna per l’islam, l’omkar per l’induismo. Nel primo quadro giallo i simboli bianchi sono una moltitudine, nel secondo nero sono ripetuti tre volte per religione, mentre nell’ultima tela blu appaiono molto sfumati e sono uno per religione. Il bianco, il giallo e il blu sono i colori della bandiera bosniaca”.
(Nella foto Giorgio Piccaia tra Adnan Žiško direttore del Museo Alija Izetbegovic di Sarajevo e Admir Mujkic presidente dell’associazione artisti della Bosnia Heregovina).
“La seconda tela “Attenzione aerei” su sfondo blu è un olio dove sono rappresentati una miriade di aerei che vanno diagonalmente, parallelamente, e ossessivamente da una parte all’altre e nel contempo attraversati nell’altro verso da meteoriti. La guerra in Bosnia si svolse tra il 1° marzo 1992 e il 14 dicembre 1995, e si stima abbia causato circa 100.000 morti”.
I lavori di Giorgio Piccaia sono stati esposti il 19 ottobre a Sarajevo presso il Teatro Nazionale e successivamente entreranno a far parte della collezione del Museum Alija Izetbegovic della capitale della BiH.
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