Il tessile riparte da salute e ambiente

Ai Molini Marzoli due convegni per rilanciare un settore che cerca di uscire dall'angolo con queste due parole d'ordine. Imprenditori, associazioni per la difesa della salute e amministrazioni insieme per educare al vestirsi

Vestirsi pensando alla salute e produrre vestiti pensando al benessere di chi li indosserà. Questo è l’ambizioso obiettivo che portano avanti amministrazione comunale di Busto Arsizio e NewTex, l’associazione nata dalla positiva esperienza del Polo TexSport, insieme al Centrocot di Sant’Anna e alle tante realtà che vanno dall’Associazione italiana di chimica tessile e coloristica (Aictc), alla Lilt e alla Provincia di Varese. Tutti insieme per Tex2020, una due giorni di convegni sul mondo del tessile  e sugli sviluppi di ricerca e innovazione al fine di offrire, da un lato ai consumatori (soprattutto giovani) gli strumenti per scegliere e dall’altra i produttori perchè investano in un miglioramento delle tecnologie sostenibili dall’ambiente.
Due gli appuntamenti in calendario: il 15 novembre si svolgerà un convegno dal titolo “Il Tessile da sostenere: rispettoso della salute e dell’ambiente” che si svolgerà nella sala Tramogge dei Molini Marzoli (a pagamento, ndr) mentre il 16 si svolgerà l’incontro sul progetto Dress Care “ECOHabitus ω” sempre nello stesso luogo (gratuito). Due giorni di studio e approfondimento sul futuro del tessile, dal punto di vista dell’industria, dell’università, della ricerca e del consumatore finale, che avrà un respiro nazionale. Si tornerà dunque a parlare del tessile, anche alla luce dei cambiamenti che il settore sta affrontando e delle sempre nuove richieste di trasparenza, sostenibilità e tutela della salute da parte dei consumatori. 

Il sindaco Gigi Farioli ha tenuto a precisare che questo impegno non nasce dal nulla, ma che «trova alimento e radici in un impegno ormai pluriennale che l’Amministrazione, in partnership e collaborazione di volta in volta con istituzioni, associazioni e istituti diversi, ha posto in essere per la tutela del manifatturiero e in particolar modo della filiera tessile».  Con il progetto Dress Care, infatti, Busto Arsizio ha coinvolto anche la Lilt nazionale e il suo presidente Francesco Schitulli, il sindaco di Bari oltre che l’Unione Europea con il vice-presidente della Commissione Europea Antonio Tajani. E’ notizia di ieri, infatti, un nuovo passo avanti fatto dall’Europa sul tema dell’etichettatura e del "Made in", battaglia iniziata proprio da Busto Arsizio con gli sforzi fatti sul tema della trasparenza e tracciabilità e sul fondamentale ruolo della tutela della salute del consumatore. Dress Care è, invece, uno dei primi progetti italiani dedicati all’ educazione all’acquisto sano e sicuro di prodotti tessili, azione ormai indispensabile in una situazione di mercato contrassegnata da provenienze concorrenziali a basso costo, ma che non subiscono alcun controllo sulla qualità di coloranti e trattamenti di finissaggio.

Con Tex2020 si propone quindi una prima giornata di alto livello scientifico e tecnico tesa a far chiarezza sullo stato dell’arte, con attenzione ai molti attori coinvolti pubblici e privati, alle delicate tematiche che si pongono e alle criticità tecniche esistenti. Nella seconda giornata sarà data voce ai tanti giovani che attraverso il progetto Dress Care hanno esplorato il mondo della produzione tessile, formandosi una loro opinione e lanciando idee innovative per la salute e la sicurezza dell’abbigliamento e per la trasparenza della filiera produttiva. 

Aictc è l’ente scientifico no profit organizzatore della prima giornata (15 novembre), denominata “Il tessile da sostenere: rispettoso della salute e dell’ambiente”: i relatori tracceranno limiti e alternative ad alcuni  prodotti chimici attuali, proponendo soluzioni che il mondo della ricerca sta per rendere disponibili. Ed assisteremo anche alla testimonianza di alcune aziende che presenteranno il percorso da loro effettuato verso la sostenibilità, trasformata da vincolo in opportunità economicamente vantaggiosa.  

Il progetto Dress Care, finanziato dall’Unione Province Italiane con il Patrocinio della

Presidenza del Consiglio dei Ministri, è il grande protagonista della seconda giornata, denominata invece “Ecohabitus ω”: è prevista la partecipazione della “società civile” a partire da tanti studenti e professori, scuole ed istituti che presenteranno quanto realizzato nell’esperienza progettuale con il supporto delle Province di Bari e di Varese, del Comune di Busto Arsizio, di Confindustria Bari, della LILT, di NewTex e di altre associazioni. Il convegno, oltre a presentare i risultati ottenuti da Dress Care (tra cui il prototipo di etichetta intelligente che permette al consumatore, tramite le tecnologie informatiche, di venire a conoscenza dell’intera filiera che ha permesso di realizzare il capo) metterà al centro proprio i ragazzi, che avranno l’occasione di dialogare con alcune importanti figure istituzionali italiane e con membri dell’industria tessile e dell’associazionismo, sul futuro del tessile legato alla sostenibilità e alla salute.

Ai convegni sono stati invitati i ministri alla partita, Flavio Zanonato, Maria Chiara Carrozza e Beatrice Lorenzin: già confermata la presenza del sottosegretario all’Istruzione Gianluca Galletti. Invitate anche le associazioni di categoria e non mancheranno i vertici delle istituzioni coinvolte nel progetto, a partire dal presidente della LILT nazionale e presidente della provincia di Bari, Francesco Schittulli.

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Pubblicato il 18 Ottobre 2013
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