“La città governata da un gruppo di marziani”

La dura presa di posizione del Comitato Antifascista dopo le manifestazioni di protesta di sabato 12 ottobre in centro

All’indomani della giornata surreale di sabato 12 ottobre, la cittadinanza saronnese si ritrova con una sola certezza: la nostra città è amministrata da un gruppo di marziani. Sabato la nostra città ha vissuto un’assurda situazione di militarizzazione del suo territorio per consentire a un gruppo neo-fascista di fare indisturbato la sua propaganda xenofoba e razzista. Decine di poliziotti, carabinieri e agenti della Guardia di Finanza hanno occupato il centro cittadino con il solo scopo di “proteggere” una decina di militanti di Forza Nuova (provenienti da Busto e Legnano) impegnati a raccogliere firme contro gli immigrati. Tutto questo, tra l’altro, mentre a Lampedusa continuava la conta dei morti dell’ennesima strage provocata proprio dalla logica dei respingimenti e della “difese delle coste” che i forzanovisti promuovono, condendola per di più con le solite argomentazioni da nostalgici del ventennio.

Per garantire spazio ai quattro gatti di Forza Nuova, l’amministrazione comunale ha relegato i presidi di protesta lontano dal centro, assegnando al Comitato Antifascista uno spazio in zona stazione e negando gli spazi al Comitato Acqua Bene Comune e Attac Saronno con la scusa di un “ritardo nella richiesta degli spazi”. Per garantire spazio politico ai neo-fascisti, l’amministrazione ha costretto il corteo contro le devastazioni ambientali (circa 300 persone) a un percorso assurdo che escludeva le zone considerate “a rischio”, obbligandoli a girare intorno al centro scortati da uno spropositato schieramento di forze dell’ordine. Questo in una giornata che vedeva una mobilitazione nazionale in difesa della Costituzione (antifascista) e una manifestazione che a Roma vedeva la partecipazione di decine di migliaia di persone a suo sostegno. Sarebbe bastato un po’ di coraggio politico da parte del Sindaco Luciano Porro (e della sua balbettante maggioranza) per negare lo spazio a Forza Nuova ed evitare di mettere in scena questa assurdità.

Il nostro sindaco, però, ha preferito lavarsene le mani e cedere alle minacce di ricorso al TAR sventolate dai forzanovisti per garantirsi gli spazi in quanto “partito riconosciuto”. Solo un marziano appena sbarcato sulla terra avrebbe potuto abboccare all’amo di Forza Nuova e della loro rivendicazione di avere spazi in quanto sarebbero “un partito come tutti gli altri”. Solo un marziano avrebbe potuto ignorare l’iniziativa di Forza Nuova a Cantù, in cui il “partito come tutti gli altri” ha raccolto intorno a sé il peggio dell’estrema destra europea suscitando proteste in tutta la Lombardia. Solo un marziano avrebbe potuto ignorare il semplice fatto che Forza Nuova si ispira da sempre agli “ideali” del fascismo e al suo immaginario.

Se il sindaco marziano avesse fatto un salto su Facebook, avrebbe fatto risparmiare un po’ di fatica alle forze dell’ordine e avrebbe visto che il “partito come tutti gli altri” non è proprio come tutti gli altri. Esattamente nella giornata di sabato, sul profilo della sezione legnanese di Forza Nuova (Legnano Forzanovista) campeggiava una bella fotografia di Erich Priebke, il capitano delle SS responsabile della strage delle Fosse Ardeatine morto venerdì scorso e che ha indignato mezzo mondo con un “testamento” in cui rivendica tutte le sue azioni e ribadisce la fedeltà agli ideali nazisti. La scritta a commento della foto sulla bacheca legnanese di Forza Nuova lascia pochi dubbi sulla loro posizione in merito: “Addio capitano, onore a chi non ha mai tradito”. Naturalmente sulla stessa pagina si trovano altre amenità del tipo “È ora di difendere la stirpe, fermiamo l’immigrazione” (con foto di bambino biondo in perfetto stile ariano) ed espressioni di solidarietà ad Alba Dorata, il partito neo-nazista greco i cui esponenti si sono macchiati dell’omicidio del rapper Pavlos Fyssas e che il governo di Atene sta dichiarando fuorilegge. Questo, caro sindaco marziano, è il “partito come tutti gli altri” che hai accolto in città. Per capirlo, sarebbe bastato aprire Facebook.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2013
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