Poste a giorni alterni, il sindaco: “Non sappiamo più cosa fare”

La protesta del sindaco del piccolo centro Valcuviano: "Invece di salvare Alitalia pensino a tenere aperti gli sportelli"

gianpietro ballardinSegnalazioni al Prefetto, coinvolgimento della stampa, preghiera ai cittadini di pazientare per bollette e pensioni. Il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin lancia l’ennesimo sos per i servizi postali che a partire da oggi, 17 ottobre, nel piccolo centro della Valcuvia ssaranno a giorni alterni.
"La dirigenza provinciale delle poste mi ha comunicato che da oggi a Brenta e in altri piccoli paese della Valcuvia, per carenza di personale, gli uffici postali rimarranno aperti a giorni alterni – scrive il primo cittadino a Varesenews – . Siamo alle solite!
Ma perché questa “lungimirante” dirigenza postale non provvede a integrare attraverso turn over il personale mancante che va in pensione o che si rende necessario per il corretto funzionamento degli uffici postali?".
E qui la polemica di Ballardin si fa più tagliente, e rivolta direttamente alle questioni che riguardano la cronaca economica di queste settimane: "Forse ciò non avviene perchè la dirigenza è impegnata in più alte e ‘remunerative’ azioni rivolte al salvataggio di un azienda quale è Alitalia dove si vanno ad investire 75 milioni di euro con il rischio di un intervento sanzionatorio della commissione europea?"
"O forse – continua Ballardin – perché della lungimirante strategia di questa azienda noi ne non abbiamo capito gli obbiettivi strategici, che probabilmente prevedono che il potenziamento della funzionalità postale possa finalmente essere esercitato attraverso un percorso aereo e non in un ambito di natura terrena".
Il sindaco chiede che "si smetta di scaricare sui bisogni dei cittadini una incapacità a saper organizzare la propria attività e si cominci prima a fare bene il proprio lavoro, poi a strategie di più alta levatura. Noi Sindaci dei piccoli paesi dovremo come al solito dover giustificare una continua disfunzione che ciclicamente si presenta quale condizione di criticità: vuoi perché vi è il periodo feriale, o perché vi è un incremento della condizione delle malattie stagionali, o perché i sistemi informatici spesso non funzionano o …. per molte e molteplici cause che incrementano la costante e continua disfunzione dei servizi postali".
La lamentela di Ballardin si chiude con un’ultima domanda: "Cosa possiamo fare in una situazione così costantemente e continuamente posta in continua emergenza?"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2013
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