Ritrovata la pistola della “banda delle mucche”
I carabinieri l'hanno scovata in un bosco a Legnano. Era in uso al gruppo criminale che ha compiuto 30 furti tra cui quello alla Candiani srl. Con i proventi hanno creato una fattoria in Albania
Indagando su un furto all’azienda dell’ex sindaco di Tradate e parlamentare leghista Stefano Candiani i carabinieri del nucleo investigativo di Varese hanno recuperato, sotterrata in un’area boschiva di Legnano denominata “bosco dei Ronchi”, una pistola revolver marca “Smith & Wesson” calibro 38 special, completa di 6 cartucce, provento di un furto in abitazione commesso a Castellanza il 23 dicembre 2012.
Le indagini, coordinate dal pm Sabrina Ditaranto, stanno dando la caccia a un gruppocriminale composto da stranieri dediti ai furti in abitazione tra Lombardia e Piemonte. Il furto alla Candiani Srl fu commesso la notte dell’11 ottobre 2012: era stata asportata una cassaforte contenente 600 euro in contanti e un computer portatile. Il 22 gennaio 2013 sono stati compiuti 3 fermi nei confronti di due persone di origine albanese, Nikolin Deda 39 anni e Arben Paloka 31 anni, per furto aggravato in abitazione in concorso e ricettazione nonché di un Rom di origine polacca Josef Lakatosz, 41enne, per ricettazione, responsabili della commissione di 30 furti in abitazione, perpetrati quasi tutti approfittando dell’assenza dei proprietari nel corso del tardo pomeriggio, i cui proventi, con la complicità della compagna del Deda (l’unica ad essere in regola con i documenti di soggiorno) venivano inviati – via Money Transfer – in Albania, ove venivano reinvestiti in attività lecite: poco prima dell’arresto,
Con quei soldi, i malviventi avevano acquisito un allevamento di circa 100 mucche, mentre erano in corso le trattative per l’acquisto di un cascinale da ristrutturare.
Proprio nel corso di uno di questi furti, nel corso della notte tra il 23 e 24 dicembre 2012,
all’interno di un’abitazione di via Gerenzano a Castellanza (VA), i malfattori avevano
asportato, oltre a vari monili in oro (in parte recuperati e già restituiti ai legittimi proprietari),
una pistola “Smith & Wesson” calibro 38 special, completa di 6 cartucce, regolarmente
denunciata. Le ricerche mirate al rinvenimento dell’arma, condotte anche
mediante l’analisi dei luoghi frequentati dagli indagati quando erano ancora
in libertà (risultanti dai tabulati dei sistemi di rilevazione satellitare “GPS” installati
sui veicoli a loro in uso) hanno così portato, nel pomeriggio del 13 ottobre 2013,
all’individuazione nel “bosco dei Ronchi” della pistola. Era stata sotterrata e avvolta all’interno di un panno e accompagnata dal relativo munizionamento.
L’arma, a fine indagine, verrà restituita al legittimo proprietario. Nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate contestualmente alla esecuzione dei primi fermi era stata rinvenuta numerosa refurtiva consistente in monili in oro, denaro contante per circa 7500 euro ed oggetti vari, il tutto già restituito ai legittimi proprietari.
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