Stop al centro profughi, la Lega accusa: “Professionisti della carità”

L'assessore Angelini (Pdl) ha chiesto che venisse autorizzato un nuovo centro per i richiedenti asilo alla villa “Mater Dei” di Masnago, ma il carroccio lo ha bloccato. A rischio anche via Pola

La Lega Nord punta i piedi contro l’ipotesi di un nuovo centro per gli asilanti e ottiene un nulla di fatto che premia la politica del carroccio a scapito della richiesta che era stata portata in giunta dall’assessore del Pdl Enrico Angelini. L’idea era quella di aprire un nuovo centro a Villa Mater Dei (foto sotto), in via Casati Confalonieri, a Masnago, dove oggi sorge un edificio che è di proprietà dei gesuiti e che la congregazione avrebbe messo a disposizione, entro pochi giorni, della Caritas e della cooperativa che sta gestendo oggi il servizio di accoglienza in via Pola (foto sopra)

Angelini ha provato a cercare un consenso sulla proposta, ma già da ieri sera il carroccio ha alzato le barricate. In comune si è presentato anche il segretario cittadino Marco Pinti con tanto di comunicato  

sulla vicenda: «Dal governo arrivano soldi per i clandestini e non per i cassintegrati, vergogna. Varese farà la sua parte ma che l’assistenza non si trasformi in 

un business in mano ai professionisti della carità a spese degli altri». La Lega questa volta ci va già dura, perché dare dei “professionisti della carità” alla chiesa locale (in particolare alla caritas e ai gesuiti) non è cosa da poco. Volendola dire tutta, le cooperative che, negli anni scorsi, gestivano il centro di via Pola erano anche finite sotto processo per una presunta truffa, ma l’indagine non è mai arrivata davanti al tribunale e le posizioni sono state praticamente tutte archiviate.
SCONTRO POLITICO
E allora, rimane il dissenso politico, più che le accuse di fare soldi con gli immigrati. E su quello, la Lega ha avuto, per ora, una vittoria. L’assessore Angelini ha “congelato” la sua proposta. Ma c’è un aspetto tecnico importante. Il programma nazionale sui profughi richiedenti asilo è passato da 5mila a 16mila posti in tutta Italia. Il Ministero degli interni dunque concede il finanziamento solo a chi aumental’offerta del 40%. Il centro di via Pola ha 18 posti, e per avere il finanziamento statale triennale di 400mila euro circa, dovrebbe garantire altri 14 posti (7 ordinari e 7 per le emergenze per un totale di 32). La villa “Mater Dei” di Masnago è capiente a sufficienza ma secondo quello che ha affermato dopo la riunione di giunta l’assessore Angelini «non ha l’azzonamento giusto, è cioè indicata 

come zona per i servizi religiosi. Ci si potrebbe fare una 

moschea ma non ospitare i profughi». Nessuno ha pensato a un cambio di destinazione d’uso. «Bisogna pensare a una soluzione entro venerdì – aggiunge adesso l’assessore – giorno in cui scade il bando del ministero che finanzia il progetto Sprar per i richiedenti asilo». Gli assessori del Pdl (nella foto, mentre concordano una linea in una pausa della riunione) dicono che è stata fatta una scelta di buon senso, ma la cooperativa Intrecci rischia di chiudere i battenti per mancanza di fondi se non sarà ampliato il centro di via Pola. L’immobile della vecchia sede è di proprietà della Fondazione Molina, dunque l’assessore Angelini dovrà correre parecchio in questi tre giorni. 

 
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2013
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