Tutti in classe alunni e maestra. Dopo 50 anni

Si sono ritrovati a Pisano gli alunni dell'elementare Leonardo da Vinci che proprio nel 1963 iniziarono la prima elementare. C'era anche la maestra Adele Parachini

1963-2013: 50 anni sono passati da quel 1° ottobre, quando avevano messo piede per la prima volta nella Scuola Elementare “Leonardo da Vinci” di Orago. Bimbetti di sei anni, coi loro grembiulini di un blu che ricordava il jeans, col collettino rigorosamente bianco e il fiocco bianco a pois blu. La cartella sulle spalle con penna, pennino e carta assorbente, residuati di un tempo che è volato via, lasciando tracce sbiadite solo nella memoria di chi è andato a scuola prima dell’era BIC.

Ma nei giorni scorsi gli stessi di allora (qualcuno in meno per impegni personali) si sono ritrovati a Pisano, poco fuori Meina, per festeggiare la ricorrenza insieme alla maestra Adele Parachini, un’elegante signora che ora vive ad Arona e che ha compiuto gli ottantadue senza dimostrarli.

Del gruppo anche alcune mamme, splendide ultraottantenni anche loro. Tutti a tavola in mezzo a mucchi di ricordi, che testimoniano innanzitutto una storia comune, radici che si vogliono recuperare. Molti di loro, forse anche per il buon esempio ricevuto, sono rimasti nel mondo della scuola, come insegnanti di tutti gli ordini e gradi o addirittura come Dirigenti. Altri hanno percorso strade diverse, ma tutti ricoprendo ruoli di rilievo e in professioni cariche di soddisfazioni.

Dopo il pranzo la lettura di uno scritto della maestra ai suoi allievi, la stesura da parte di ciascuno di un pensierino per l’insegnante (i pensierini, un altro ricordo del tempo che fu), poi una poesia per celebrare l’occasione. Tanta, tanta commozione, fotografie, un regalo a un’insegnante che è stata molto amata e con cui si tengono ancora frequenti contatti. 

A mettere per iscritto quel che è stata la giornata di ieri, vien da pensare a una delle solite 
commemorazioni, per quanto di per sé poco comune, ma dentro il tempo trascorso insieme c’è stato ben più del ritrovarsi un po’ scialbo proprio di certe occasioni. C’è stata la profondità di una storia fatta, di un bene conosciuto insieme. Perché oggi si corre avanti, si ha sempre qualche obiettivo da inseguire, ma, in fondo alla corsa, si scopre, che in ciò che si lascia dietro le spalle c’è quello che ha fatto la persona e allora si vuole ritrovarlo quel passato, per capirlo meglio, per amarlo forse.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Ottobre 2013
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