Una fiaccolata per il lavoro organizzata dal sindacato

La mobilitazione di Cgil Cisl e Uil è prevista per questa sera lunedì 7 ottobre con partenza da Palestro fino a piazza Fontana. A fine anno saranno circa 40mila i posti di lavoro persi

Cgil, Cisl e Uil della Lombardia e di Milano hanno dato vita per stasera, lunedì 7 ottobre, una fiaccolata che da Palestro attraverserà il centro e raggiungerà piazza Fontana. "Illuminiamo la realtà: più lavoro, più equità" lo slogan dell’iniziativa, con la quale i sindacati rivendicano una «buona legge di stabilità che sappia invertire le scelte recessive compiute in questi anni; non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione».
I tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, Nino Baseotto, Gigi Petteni, Walter Galbusera, hanno così spiegato le ragioni della mobilitazione:
Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia dichiara: «Il voto di fiducia che il Parlamento ha accordato al Governo sancisce la sconfitta dell’irresponsabilità di chi avrebbe voluto anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. Ora la sfida che la politica ed il Parlamento hanno dinnanzi è quella di assicurare all’Italia un Governo capace di imprimere una svolta alla politica economica e sociale e far ripartire la crescita e l’occupazione. La legge di stabilità – che dovrà essere approvata entro poco tempo – è un’occasione da non perdere. Può essere la conferma di quella politica di sopravvivenza e di assenza di equità che ha portato il Paese nella drammatica condizione occupazionale e sociale in cui si trova, oppure può costituire l’avvio di una politica nuova, più attenta al rilancio dell’occupazione, della produzione e dei consumi che non agli interessi della grande finanza e delle banche. Per questo è necessario avviare un intervento sulle politiche fiscali che porti alla reintroduzione del principio della progressività e che determini un processo di redistribuzione del reddito, con un alleggerimento della pressione fiscale su lavoro dipendente e pensioni. Con la nostra fiaccolata chiediamo che la luce dell’azione di governo sia finalmente rivolta al lavoro, alla sua promozione ed alla sua dignità. Il lavoro come vero propellente per la crescita e lo sviluppo, a partire dal debellare quel vero e proprio cancro che è la disoccupazione giovanile. Infine, le nostre fiaccole saranno accese anche per ricordare a tutti che la Lombardia è parte della crisi che colpisce il Paese, e che la situazione sociale ed occupazionale in Regione è molto preoccupante e seria. Anche in questo caso, come a livello nazionale, servono atti di governo concreti più che dichiarazioni roboanti o promesse buone per chi si accontenta di propaganda di bassa lega».
Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia, sottolinea: «Il mondo del lavoro lombardo sta registrando ancora fortissime sofferenze, a causa della crisi. Sono oltre 5mila i posti di lavoro persi tra luglio e settembre in Lombardia. Il saldo negativo del secondo trimestre è di oltre 25mila posti di lavoro, che per fine anno rischiano di diventare 40mila. Da soli questi numeri ci dicono che non basta registrare questi fatti, ma occorrono azioni e strumenti concreti per compiere un deciso salto di qualità. Lunedì sera le nostre fiaccole illumineranno la realtà, richiameranno l’attenzione rispetto ai temi veri, forti, del lavoro e dell’equità sociale. Veniamo da anni durissimi, in cui stiamo pagando prezzi enormi, non possiamo più permetterci che la politica non si occupi dei veri problemi del Paese. C’è un disgusto enorme, la gente non ne può più e vogliamo far sentire la voce di questo mondo del lavoro, di questo mondo del sociale che certamente rappresenta la parte migliore di questo Paese e che lotta ogni giorno per fare impresa, per difendere il posto di lavoro.
Vogliamo una legge di stabilità che abbia un’attenzione particolare su questi temi, a partire da un alleggerimento del fisco per i lavoratori e i pensionati. Per questo lunedì faremo una grande manifestazione, per far sentire che la gente ha necessità di risposte, vuole tornare protagonista e non dare la delega a nessuno e vuole mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità».

Il segretario generale Uil di Milano e Lombardia Walter Galbusera rimarca che: «Il superamento della crisi in Parlamento deve ora spingere il Governo ad agire con determinazione e con strumenti efficaci per favorire la ripresa e rimuovere gli ostacoli al risanamento delle finanze pubbliche e alla difesa dell’apparato produttivo e dell’occupazione. Le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil per un immediato confronto col Governo si muovono in questa direzione.
Porre le condizioni della crescita – prosegue il segretario Uil – vuol dire abbassare la pressione fiscale nei confronti di tutti i contribuenti onesti, a partire dalle fasce più deboli del mercato del lavoro e dai pensionati. Ridurre il costo del lavoro per le imprese che investono ed assumono, incentivare la produttività anche attraverso una maggiore concorrenza nei settori protetti significa incrementare la competitività, il potere d’acquisto e accrescere i consumi interni avviando un circuito graduale ma concreto di uscita dalla crisi. Nello stesso tempo è tanto realistico quanto necessario affrontare la razionalizzazione della spesa pubblica, a partire dall’applicazione dei costi standard e dalla riorganizzazione dell’apparato pubblico nel suo insieme, valorizzando anche la contrattazione articolata. In questo ambito – ha concluso Galbusera – si pone anche l’esigenza di ridurre i costi della spesa politica allargata a tutti i livelli, che costituisce la premessa per restituire ai partiti e alle istituzioni la credibilità necessaria per assumere provvedimenti coraggiosi ed efficaci, unica condizione per dare un significato positivo alla stabilità politica».

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Pubblicato il 07 Ottobre 2013
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