Corti scioglie le briglie della Mv Agusta a Jerez

Due giorni di test sul circuito spagnolo e indicazioni positive per una F4 che avrà motore e ciclistica ufficiali solo a gennaio. Il pilota lombardo impressionato dalla precisione dell’avantreno

Dopo l’annuncio tanto atteso si inizia a fare sul serio. Claudio Corti ha portato in pista la sua MV Agusta F4 del team Yakhnich in Spagna, a Jerez de la Frontera. Due giorni di test in cui prendere appunti prima degli esami del 2014. Già perché la moto del pilota comasco è, ora come ora, solo una stock. Motore e ciclistica adatti al mondiale Superbike arriveranno a gennaio per i test di Portimao e Almeria. Nonostante questo la due giorni spagnola ha consentito al team di mettere a punto la posizione di guida e di prendere confidenza con l’elettronica del bolide di Schiranna.
Corti, fresco di MotoGp, si è detto fiducioso. «Pur non avendo mai guidato una moto con telaio in tubi e monobraccio mi sono trovato bene. Non avevo mai provato una moto con un avantreno che mi trasmettesse simili sensazioni». Shorts, questo il soprannome del pilota lombardo, torna in Superbike dopo tre anni di Moto3 e una stagione in MotoGp: «Non vedo l’ora di guidare la versione definitiva e completa della moto, ma penso proprio che potremo far bene sin dal primo anno».

Sensazioni a parte, nel secondo giorno di test la Mv del team russo ha girato in 1’42” e 9, lontano dal 1’40” e 2 della Kawasaki guidata dal campione del mondo in carica Tom Sykes. Viste le premesse non poteva essere altrimenti e un virtuale decimo posto sulla griglia di partenza non si butta certo nel cestino. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma per la nuova impresa del marchio varesino gli inizi sono incoraggianti. Stesso discorso per i due piloti della Supersport. Mv e Yakhnich si sono affidati al manico del pilota russo Vladimir Leonov e del francese Jules Cluzel. A Jerez la tre cilindri di Schiranna ha girato in 1’45”, anche qui vale lo stesso discorso della sorella maggiore. Siamo solo agli inizi. «Non abbiamo girato molto per mettere appunto l’elettronica e sistemare la posizione di guida – ha dichiarato Cluzel – ma sul finire della seconda giornata ho cominciato a divertirmi e penso che il potenziale della F3 sia molto alto»

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Pubblicato il 29 Novembre 2013
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