Cosa centra la fisica nucleare con la Tac?

Molti si chiedono a che cosa serva la ricerca scientifica pura e perchè vengano spesi ogni anno decine di miliardi di euro per studi su invisibili particelle, galassie lontane miliardi di anni luce o altri argomenti che sembrano non avere niente a che vedere con la nostra vita quotidiana. Spesso queste ricerche vengono viste come un semplice divertimento intellettuale, e quindi aspramente criticate. Ma la ricerca fisica di base, l’astronomia e l’astrofisica hanno offerto e offrono numerosi vantaggi per le nostre esigenze di tutti i giorni. 
Qualche esempio. Chiunque possegga un’auto, in questi giorni, starà provvedendo al cambio stagionale delle gomme, adottandone un tipo adatto a superare gli inconvenienti meteorologici invernali. A cambio effettuato, potremo vantarci di viaggiare su una tecnologia sviluppata per costruire i paracaduti delle sonde Viking in rotta verso Marte. E, tanto per rimanere in tema automobili, il navigatore satellitare che ha mandato in pensione le vecchie cartine non avrebbe mai visto la luce se un certo Einstein non avesse elaborato la teoria della relatività generale. E che dire del forno a microonde? Fa ormai bella mostra di sé in quasi tutte le cucine, ma ha avuto un’origine davvero curiosa: tutto cominciò quando l’ingegnere che stava progettando un nuovo tipo di radar, frugando nelle tasche alla ricerca di una tavoletta di cioccolato, la trovò completamente sciolta. E per l’amato touch-screen dei telefonini dobbiamo ringraziare gli scienziati del CERN di Ginevra che, nel 1976, lo idearono per consentire il controllo dell’acceleratore di particelle da un unico monitor.
Senza la ricerca in fisica nucleare non avremmo oggi strumenti di diagnosi fondamentali, come le radiografie, la TAC, la risonanza magnetica. Questi sono solo alcuni tra i tanti esempi che verranno raccontati durante la conferenza organizzata dalla Società Astronomica “G.V.Schiaparelli” che gestisce l’omonimo Osservatorio Astronomico sulla cima del Campo dei Fiori, in programma venerdì 15, alle ore 21 presso il Salone Estense del Comune di Varese. Relatore sarà Alberto Milani, astrofisico e ricercatore dello stesso Osservatorio. La partecipazione è libera e gratuita.