“Mondovisione”, l’Italia che ha deluso nel rock di Ligabue

Il cantautore torna con un nuovo album in uscita il 26 novembre: dodici tracce e due brani strumentali. «Ho cercato di dar voce di chi è indignato ma anche alla speranza»

Luciano Ligabue presenta Mondovisione @cjarno-iotti«Urlare senza pudore le proprie emozioni, essere sfacciati e celebrare la vita. E’ questa la mia idea di rock’n’roll». Luciano Ligabue torna con un nuovo album: dodici tracce e due brani strumentali che da martedì 26 novembre saranno racchiusi in "Mondovisione", il suo decimo lavoro discografico prodotto dall’amico e collega Luciano Luisi.

Un album dove il rock’n’roll, come lo intende lui, c’è e si fa sentire con tutta la sua forza. Tracce meno pop ma che arrivano dritte alla stomaco e che parlano di vita e di amore con tutta la semplicità e la schiettezza possibile. Perchè questa volta Luciano Ligabue racconta dell’Italia della crisi e dell’indignazione ma anche della bellezza dell’amore e della sua forza (foto a lato @cjarno-iotti).

Nel disco c’è "Il sale della terra" dove tocca il tema della crisi economica e sociale ma anche "Con la scusa del rock’n’roll" – brano che chiude il trittico iniziato con "Sogni di rock ‘n’ roll" e "In pieno rock ‘n’ roll" – dedicati alla vita. C’è il testo “Il muro del suono” dove sfoga la sua indignazione e “Il volume delle tue bugie” dove tratta di delusione e della fine di un storia ma anche “La neve se ne frega” omaggio alla speranza. “Tu sei lei” è una dichiarazione d’amore mentre “Ciò che rimane di noi” racconta dello smarrimento e del senso di paura. Un album dove il filo conduttore sembra essere principalmente la voglia dell’autore di narrarsi e di narrare.

«Ho sempre cercato di essere vago o lontano dalla cronaca ma questa volta non ce l’ho fatta e sono stato più diretto – spiega Ligabue durante la presentazione del suo nuovo lavoro discografico e riferendosi ad alcuni dei testi del nuovo album-. Credo di aver dato voce ad uno sfinimento, alla necessità di cambiamento che ha questo Paese. Per quanto riguarda l’amore credo di essere sempre stato molto diretto nelle mie canzoni nel raccontare le emozioni che provo, nonostante mi si etichetti come riservato».

Mondovisione Ligabue Luciano Capelli corti e brizzolati, giacca nera, jeans e stivaletti, Luciano Ligabue parla del nuovo album ma anche di politica, musica, cinema e calcio. D’altronde è il cantautore che in questi ultimi vent’anni ha calcato i palcoscenici di tutta Italia e molte volte gli si chiede di non parlare soltanto di testi e di note. «Non mi sono mai sentito logorato dal potere ma affaticato sì. Ci sono stati momenti in cui ho avuto la sensazione che si desse troppa importanza alle mie canzoni. Quando vado ai concerti mi stupisco che la gente canti tutte le canzoni a memoria. Le canzoni hanno un grande potere ma sono sempre canzoni e molte volte ho la sensazione che vadano a tappare un buco lasciato da altro. In questo sento la responsabilità di quello che scrivo». Si parla poi di politica – «Deluso dal Pd? Credo di far parte del club dei tanti» – ma anche di calcio: «Ringrazio Moratti per questi 18 anni da presidente. Sono entusiasta dell’Inter, non tanto per l’arrivo di Erick Thohir ma per come sta lavorando Walter Mazzarri. E anche per il fatto che la squadra sia una squadra, soprattutto in un’annata come questa nella quale non si deve per forza vincere qualcosa». Per chi lo vorrebbe rivedere al cinema c’è da aspettare : «Lavorare ad un film significa restare concentrati un anno su quel progetto. Il tempo passa ed ora come ora, dovrei restare veramente folgorato da un’idea per tornare a pensare di fare un film».
E a chi gli domanda se ritiene anche lui che l’Italia non è un paese rock, risponde semplicemente: « E’ vero, l’Italia non è un paese rock ma mi risulta ci siano molti appassionati di rock, alcuni hanno usato quel genere per esprimersi. Io sono appassionato del rock e lo sento vicino per l’esigenza di esprimermi. Di certo la tradizione rock in Italia è stata "derivativa"».
Tornando al suo album, "Mondovisione" si scoprono quattordici tracce il cui seme: «è stato piantato tempo fa. Avevo l’esigenza di creare un disco in cui ero molto partecipe e che riflettesse il suono del mio gruppo attuale, senza "strafare". E’ il disco che ha avuto la lavorazione più lunga della mia carriera». Sulla copertina un grande mondo accartocciato e la grafica in stile pubblicità Carosello che Luciano spiega essere nata: «da un’idea del grafico. Il mondo accartocciato invece, richiama all’idea che non stiamo vivendo in un mondo molto positivo».

Domenica 24 novembre Ligabue sarà ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa”. Il prossimo anno tornerà ad essere protagonista nei principali stadi italiani, ecco le date: 

30 maggio ROMA Stadio Olimpico
31 maggio ROMA Stadio Olimpico
6 giugno MILANO Stadio San Siro
7 giugno MILANO Stadio San Siro
11 giugno CATANIA Stadio Massimino
12 giugno CATANIA Stadio Massimino
12 luglio PADOVA Stadio Euganeo
16 luglio FIRENZE Stadio Artemio Franchi
19 luglio PESCARA Stadio Adriatico
23 luglio SALERNO Stadio Arechi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2013
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