Credito: in un anno 50 miliardi in meno alle imprese italiane

Banche più severe, credito sempre più scarso, opportunità di sviluppo bloccate: il problema “credito” resta uno fra gli ostacoli maggiori alla competitività dell’impresa. L’intervento di Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese

Banche più severe, credito sempre più scarso, opportunità di sviluppo bloccate: il problema “credito” resta uno fra gli ostacoli maggiori alla competitività dell’impresa. 
A dirlo è l’ultima analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese: tra ottobre 2012 e ottobre 2013 i prestiti alle aziende italiane sono diminuiti del 5,2%, pari a 50,2 miliardi in meno. Non solo diminuisce l’entità dei prestiti, ma purtroppo aumentano anche i tassi di interesse: a ottobre 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250.000 euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue.

L’analisi in provincia di Varese

«La situazione, critica anche sul nostro territorio, richiede ormai soluzioni tempestive – dice Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese -. A chiederle è quel campione di 500 imprenditori raggiunto da un sondaggio sul credito dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Varese». Alla domanda “Quanto è importante il rapporto impresa-banca nell’ottenere credito?” il 57% del campione afferma “moltissimo”, il 37% “molto” e solo il 6% ritiene non sia vincolante per la propria situazione imprenditoriale.
Secondo gli intervistati, inoltre, l’irrigidimento dei criteri applicati dagli istituti di credito per l’approvazione dei prestiti é “notevole” e, solo raramente, “moderato”. L’aumento del costo del credito oscilla tra il 5% e il 10%, e a questo si aggiunge la richiesta, da parte delle banche, di maggiori garanzie (ipoteche, firma di garanti, fidejussioni): ottenere un finanziamento è più costoso e più difficile. Il finanziamento richiesto, di fronte alla crisi economica, interessa gli investimenti solo per il 13% del campione; l’80% delle aziende lo utilizza invece per la liquidità e il 7%, invece, si concentra su entrambi i bisogni.

Insomma, le banche hanno agito riducendo il credito alle imprese nel momento di maggiore difficoltà delle attività imprenditoriali. I dati dell’insolvenza e della perdita di fatturato registrati dal settore produttivo, in questi ultimi anni, hanno infatti alzato la soglia di attenzione da parte del mondo del credito. Tuttavia, questa “reazione” nettamente anticiclica ha contribuito a peggiorare la situazione aumentando la difficoltà e il livello di sfiducia generale. A confermarlo sono i dati relativi al crollo delle richieste di finanziamento per investimenti.
«Oggi alla luce anche di qualche timido segnale di fiducia da parte degli imprenditori, lo dicono i dati Istat comunicati questa mattina, lunedì 30 dicembre – continua Galli – ci si aspetterebbe meno severità e selettività da parte delle banche verso le piccole imprese».

La logica di collaborazione
– I presupposti per tornare a fare bene ci sono, occorre però che il rapporto fra banca ed imprese entri in una logica di collaborazione tra i due mondi e ritorni ad essere positivo e di reciproco vantaggio. Ed è per questo che le iniziative di Confartigianato Imprese Varese si pongono l’obiettivo di definire buone prassi che possano essere condivise da imprenditori e banche:
· Per gli imprenditori: prevedere il credito che potrà servire in futuro e pianificare la crescita dell’impresa; dedicare più di tempo alla propria banca; rendersi sensibili sui rischi e sui vantaggi di interventi preventivi; aiutare la propria banca a lavorare meglio comunicando i propri successi, i punti di forza e le prospettive.
· Per le banche: diminuire i tempi di erogazione del credito; dare risposte veloci per non costringere l’imprenditore a doversi trovare un’altra banca; trattare ciascun imprenditore come se fosse unico; essere “artigiane” nell’approccio dando nuove soluzioni ai problemi e coinvolgendo l’impresa nel percorso finanziario; inviare i propri funzionari in azienda per conoscere da vicino le difficoltà quotidiane del lavoro del piccolo imprenditore.

Le iniziative di Confartigianato Imprese Varese: gli incontri tra banche e imprese
Per affrontare con concretezza la situazione economica, l’Associazione di viale Milano fa leva anche sulla consolidata esperienza di Artigianfidi Lombardia (suo servizio credito) nel fare da collante tra banche e imprese. Fra le principali iniziative del 2014, quindi, ci saranno proprio i confronti tra aziende e istituti di credito per poter mettere in relazione tra loro i due mondi e comunicare, all’uno e all’altro, i loro rispettivi bisogni ed aspettative.
Confartigianato proseguirà, poi, al fianco delle imprese per:
– Aiutarle ad acquisire e utilizzare regolarmente strumenti che gli permettano di conoscere meglio il loro fabbisogno finanziario,
– Esporre il loro fabbisogno con maggiore trasparenza e dettaglio possibile alle banche,
– Valutare le diverse opportunità che il mercato del credito offre loro,
– Curare con la massima attenzione il rapporto con le banche, che deve essere impostato sempre al massimo livello di reciproca fiducia e accettazione.
«L’impresa deve conoscere le nuove regole che definiscono le modalità e le opportunità di accesso al credito – conclude Galli – ma dall’altra ci aspettiamo anche banche più attente a comprendere e valutare le esigenze delle piccole imprese».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Dicembre 2013
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