Il defunto non è mai stato così “caro”: 900 euro per la riesumazione
E’ stato un salasso leggere la richiesta economica del comune per riesumare i defunti dal cimitero del paese. E dopo le proteste arriva la possibilità di rateizzare il pagamento in due anni
E’ una amara sorpresa amara quella che diversi cittadini di Fagnano hanno trovato nella cassetta delle lettere a pochi giorni da Natale. Nei giorni scorsi è infatti iniziata l’attività di riesumazione dei corpi dal campo 17 del cimitero del paese e a far sobbalzare congiunti ed eredi è stata la richiesta economica da parte dell’amministrazione commissariata della città: 900 euro.
Il costo per estrarre dalla terra il proprio congiunto e inserirne i resti in un ossario con relativo loculo è schizzato alle stelle. Se fino a pochi anni fa l’ossario costava 150 euro, oggi il prezzo ha raggiunto i 400 mentre la teca nella quale riporre le osse viene valutata 150 euro, tre volte i prezzi precedenti e quasi 10 volte quello che si può trovare sul mercato. A tutto ciò bisogna aggiungere i costi fissi della riesumazione (300 euro) e circa 50 euro tra tasse e bolli. Totale: 900 euro.
In un periodo di ristrettezze economiche è stato troppo, per molti. E così nei giorni scorsi è iniziata una pioggia di critiche che è piovuta sugli uffici comunali al punto che il commissario straordinario Angelo Caccavone è corso ai ripari.
Si apprende in fatti dal Castello che si sta avviando una campagna informativa nei confronti dei cittadini per comunicare la possibilità di dilazionare il pagamento nell’arco di due anni. Si potrà scegliere di dilazionare il pagamento fino a 8 rate trimestrali senza alcun interesse o onere aggiuntivo. Un messaggio di vicinanza a chi in un momento così difficile non può permettersi una spesa improvvisa di questa portata ma che non vuole che i propri cari finiscano in un ossario comune. E così, una volta che le ruspe avranno finito il proprio lavoro, per i prossimi 50 anni i defunti (e i famigliari) avranno la certezza di riposare in pace. Poi chissà.
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