Legge di stabilità, Gadda: “Segnali positivi per ambiente, istruzione ed esodati”
La parlamentare Pd: «Serve un cambio di passo sulla green economy e sulla difesa del suolo»
Riceviamo e pubblichiamo la nota della parlamentare Pd Maria Chiara Gadda sulla legge di stabilità
La legge di Stabilità approvata oggi alla Camera dei Deputati contiene alcuni passi in avanti sulle tematiche ambientali, anche se ancora manca un cambio di rotta sulla green economy, una leva per stimolare la crescita del paese, e sulla difesa del suolo. Dal punto di vista ambientale si poteva fare di più, ma grazie soprattutto al lavoro del Partito Democratico, si sono registrati positivi miglioramenti, anche rispetto al testo varato in Senato, a cominciare dalla proroga per il 2014 della detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.
Su questo tema, ho firmato un ordine del giorno in cui si chiede al Governo di ampliare la platea dei possibili fruitori dell’Ecobonus, di renderlo stabile e di estenderlo anche agli interventi di consolidamento antisismico degli edifici, agli interventi di bonifica degli edifici dall’amianto, agli interventi per l’incremento dell’efficienza idrica e alla riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tutti gli operatori del settore chiedono la stabilizzazione degli incentivi, perché senza stabilità temporale si deprimono gli investimenti.
L’esclusione degli edifici di edilizia residenziale pubblica e degli interventi di rimozione di amianto da edifici esistenti rappresenti un’occasione mancata per rilanciare il settore dell’edilizia nel segno della qualità e della sicurezza, l’ordine del giorno presentato intende proprio indicare queste priorità affinchè siano inserite nei prossimi provvedimenti utili. Un altro miglioramento apportato dal lavoro del gruppo PD alla Camera riguarda l’assegnazione ogni anno al Ministero dell’Ambiente di una quota delle risorse previste sul Fondo di coesione europeo 2014-2020 per finalità di messa in sicurezza del territorio, bonifica dei siti SIN e altre finalità ambientali.
Sul fronte delle emergenze, sono stati assegnati 50 milioni di euro per l’anno 2014 da ripartire tra le Regioni colpite da eventi calamitosi a partire dal 2009, tra queste anche la Lombardia colpita dal sisma nel 2012, oltre ad Emilia-Romagna e Veneto.
Sul fronte dell’istruzione va segnalato positivamente l’aumento di 50 milioni di euro per le borse di studio, da aggiungere ai primi 100 milioni stanziati con il decreto Istruzione, licenziato lo scorso mese di ottobre. E’ ancora poco ma sono stati positivi gli interventi in favore di lavoratori ed imprese. E’ stato istituito il “Fondo per la riduzione della pressione fiscale”, che riduce le tasse sul cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e imprese. Del taglio al cuneo fiscale (la differenza tra il costo del lavoro a carico dell’impresa e lo stipendio netto del lavoratore) che parte nel 2014 con oltre 2,5 miliardi, più della metà, cioè 1,56 miliardi (1,7 miliardi a regime, dal 2015) serviranno a ridurre l’Irpef per le fasce medio-basse. Per andare al concreto, chi si trova nella fascia di reddito tra i 15 mila e i 18 mila euro potrà avere uno sgravio medio di oltre 200 euro annui. Vale 3,3 miliardi nel prossimo triennio il taglio al cuneo fiscale a beneficio delle imprese, che passa attraverso il taglio dei premi e dei contributi obbligatori Inail. L’altro fronte di taglio al cuneo favorevole ai datori di lavoro prevede l’applicazione a regime della defiscalizzazione Irap sulle nuove assunzioni. Vuol dire 15 mila euro di deduzione per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, con un aumento effettivo e verificabile della base occupazionale complessiva, con un effetto stimato di almeno 135 mila nuove assunzioni. È stato finanziato, con un impegno di 950 milioni nel periodo 2014-2020, un ulteriore intervento a favore degli esodati, ampliando prima di 6 mila unità e poi, nel corso dell’esame alla Camera, di ulteriori 17 mila, la platea dei salvaguardati, per un totale di oltre 23 mila persone. Nel complesso, ad oggi, sono stati tutelati 160 mila lavoratori. Lo ritengo un intervento certo non esaustivo ma soddisfacente, che corregge una delle storture più evidenti e socialmente ingiuste della riforma Fornero. Positivo anche il maggior poter di acquisto che avranno gli assegni previdenziali. In materia di rivalutazione delle pensioni dal 2014 l’indicizzazione sarà al 100% per gli assegni fino a 1.500 euro lordi,al 95% per le pensioni fino a 2.000 euro lordi, al 75% per quelle fino a 2.500 euro lordi e al 50% per gli importi fino a 3.000 euro lordi.
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