Rimborsi, chiesta l’archiviazione per Cattaneo, Alfieri, Azzi, Adamoli, Tosi, Farioli, Uslenghi

Per la procura sono estranei ai fatti contestati 33 consiglieri su 92. I due esponenti varesini, allora Pdl e Pd, del consiglio regionale, si erano sempre dichiarati a disposizione per ogni chiarimento

Un anno fa, a Milano, scoppiò l’inchiesta sui rimborsi facili alla Regione Lombardia. L’indagine arrivò all’inizio di una delicata campagna elettorale, nazionale e regionale. Tra i consiglieri coinvolti vi furono anche i varesini Raffaele Cattaneo, all’epoca assessore del Pdl, e Alessandro Alfieri, oggi capogruppo del Pd, e Rienzo Azzi, altro consigliere varesino del Pdl. E’ di questa mattina la notizia che la procura di Milano ha chiesto l’archiviazione per 33 esponenti regionali su 92, tra cui proprio Cattaneo e Alfieri. Ma anche Stefano Tosi del Pd. Sono quasi tutti ex membri del consiglio regionale, che erano stati accusati di peculato per un’ipotesi di utilizzo indebito dei fondi regionali dedicati al rimborso delle spese politiche. La richiesta è stata avanzata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pubblici ministeri Paolo Filippini e Antonio D’Alessio.Tra gli indagati per i quali è stata chiesta l’archiviazione figurano Rosi Mauro, Giuseppe Civati, Sara Valmaggi, ma anche altri varesini delle passate legislature come Giuseppe Adamoli e Gigi Farioli. 
Termina così, per i due esponenti varesini più in vista, una vicenda che aveva creato diverse tossine nel dibattito politico, ma che non aveva impedito ai due consiglieri di essere eletti, nuovamente, in consiglio regionale, con un risultato di preferenze personali molto importante. Cattaneo si era dichiarato subito estraneo ai fatti, ma soprattutto aveva rivendicato le spese effettuate, secondo quanto spiegati ai media, in buona parte per materiale di tecnico e di cancelleria a favore dei suoi collaboratori. Alfieri si era difeso altresì rivendicando ogni singolo euro speso, in particolare quelli utilizzati per gli incontri sul territorio con gli amministratori locali. Ci è voluto un anno affinché la pubblica accusa chiedesse l’archiviazione, proprio mentre in altre regioni lo scandalo è ancora in corso.

L’ELENCO COMPLETO DELLE RICHIESTE DI ARCIVIAZIONE
Uslenghi, Mauro, Belotti, Cattaneo, borghini, Azzi, Carugo, Farioli, Rossoni, Bettoni, Marcora Scotti, Adamoli, Alloni, Benigni, Civati, Concordati, Favrizio, Calberti, Quinziani, Mirabelli, Pedrazzi, Pizzetti, Prina, Santantonio, Tosi, Valmaggi, Villani, Viotto, Arosio, Serafini, Alfieri.  

COMMENTI
«Ad un anno esatto dal presunto scandalo sui rimborsi dei consiglieri abbiamo oggi un primo esito delle indagini che archivia oltre un terzo dei consiglieri coinvolti " ha commentato il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo commentando la notizia sull’archiviazione dell’accusa di peculato per le spese dei consiglieri. "Sono ovviamente rasserenato da questa richiesta di archiviazione che certifica la correttezza del mio comportamento e di quello di molti consiglieri – ha concluso Cattaneo -. Resta però la preoccupazione che dopo tanto clamore sulla vicenda, si faccia rapidamente e definitivamente chiarezza per tutti i consiglieri coinvolti. Già taluni hanno dovuto pagare un prezzo politico e di esposizione al pubblico ludibrio senza aver commesso nulla di riprovevole. Il Consiglio regionale della Lombardia nei mesi scorsi ha approvato una legge che ha introdotto regole chiare su spese e tagliato i costi della politica fino all’86% per i fondi ai gruppi consiliari. Non può essere additato come il ricettacolo di tante le nefandezze. Su questo tema occorre prudenza anche attraverso una distinzione netta tra le spese idonee, quelle solo improprie e quelle penalmente perseguibili» ha concluso Cattaneo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Dicembre 2013
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