Nelle scuole intorno all’aeroporto si insegna in inglese

Dopo tre anni il progetto formativo per la lingua inglese traccia un bilancio ed è pronto a camminare da solo. 2600 gli alunni coinvolti in 16 scuole primarie

La “scuola d’inglese” creata grazie all’impegno dell’ufficio scolastico provinciale e della Sea è pronta a camminare con le sue gambe? Secondo coloro che hanno seguito fino ad oggi l’iniziativa i presupposti ci sono tutti.
I risultati di quasi tre anni di lavoro sono stati presentati in aeroporto, al terminal 1 di Malpensa, e sembrano più che soddisfacenti.
Il progetto in questione è stato lanciato nel 2011 e si chiama “English takes off from MXP”, non si tratta di una scuola in senso lato ma di un percorso formativo introdotto in 7 istituti con 16 plessi scolastici nei nove comuni del C.U.V., l’insieme dei comuni attorno a Malpensa. A renderlo speciale ci sono due fattori non di poco conto: un partner importante come la Sea e l’impegno attivo e innovativo delle scuole primarie coinvolte.
L’impegno di Sea è stato ingente e quantificabile: 450mila euro spalmati sui tre anni, praticamente il finanziamento che ha reso possibile l’iniziativa; quello delle scuole è stato quello di collaborare fattivamente: organizzare il personale, adattare i piani d’insegnamento, assumere e formare maestri e maestre.
Il risultato, secondo quanto confermano il dirigente dell’ufficio scolastico Claudio Merletti e il chief corporate officer di Sea Luciano Carbone, è ed è stato importante.

Gli studenti coinvolti sono stati 2600 tra prime, seconde e terze elementari; 5700 le ore d’insegnamento erogate, e ben 36 i docenti di lingua inglese coinvolti accompagnati da 8 insegnanti madre lingua nel primo anno, 16 il secondo e 11 negli anni successivi.
Oltre all’apprendimento dei bambini, e obbiettivo principale annunciato nel progetto, un risultato è quello di aver formato il corpo docenti ad un nuovo metodo d’insegnamento: in tutto sono state 330 le ore di formazione tra lingua inglese e metodologia CLIL (Content and language Integrated Learning) che prevede l’insegnamento della lingua inglese integrandolo con le altre discipline di studio.



Con l’anno scolastico 2013/2014 finisce però l’impegno economico stanziato da Sea
tre anni fa, quale futuro aspetta questo nuovo percorso creato? «L’obiettivo dell’impegno economico di Sea era quello di avviare questo progetto e creare le basi perché potesse continuare a camminare con le proprie gambe – spiega Luciano Carbone di Sea -. Ci siamo riusciti perché i docenti sono stati formati e adesso dovrà continuare. Resta la nostra disponibilità di ascolto ed eventuale collaborazione sulle proposte che si dovessero prospettare». Di che cosa si potrebbe trattare lo ha tratteggiato il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Merletti: «questo progetto di collaborazione è stato importantissimo – ha spiegato -, di certo non finisce qua e, anzi, il mio auspicio è che si possa estendere. Penso ad esempio alle possibilità offerte da Expo e di una progettazione per bandi di finanziamento».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Gennaio 2014
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