Ostello, museo e navigazione: i cantieri disegnano il futuro del Villoresi

Tre anni dopo la firma per la convenzione che ha fatto partire la messa in sicurezza e la valorizzazione anche a fini turistici delle dighe del Panperduto, le operazioni procedono: Conluso l'ostello della gioventù

Lo stato dell’arte dei cantieri sul canale Villoresi racconta di un cronoprogramma rispettato e di un progetto che si avvia alla conclusione in tempo per Expo 2015, alle quale fornirà un servizio fondamentale.
Così almeno garantisce il presidente del consorzio Est Ticino Villoresi Alessendro Folli nel giorno dell’inizio dell’asciutta dei navigli che prelude all’inizio dei grandi lavori di pulizia e risistemazione dei corsi d’acqua.
Tre anni dopo la firma per la convenzione che ha fatto partire la messa in sicurezza e la valorizzazione anche a fini turistici delle dighe del Panperduto, le operazioni procedono con ben 7 opere cantierizzate o da cantierizzare a breve, e la collaborazione del parco del Ticino (stamattian erano presenti il presidente lombardo Gianpiero Beltrami e quello piemontese Marco Mario Avanza) e del consorzio del Ticino (presidente Doriana Bellani).

(Nella foto l’ostello del Panperduto – IL PROGETTO)

Nel complesso si tratta di lavori per la messa in sicurezza di un’infrastruttura che serve per il controllo e la fornitura dell’acqua ad un bacino enorme e ricco di attività agricole (si parla del 2% della produzione agricola nazionale), per la realizzazione di una nuova centrale idroelettrica, per la realizzazione del canale di navigazione che potrà connettere la Svizzera e Milano, e per la sua valorizzazione turistica con la costituzione di un nuovo ostello della gioventù e nuove strutture museali.

Già realizzate o comunque messe a cantiere le principali opere di messa in sicurezza: consolidamento delle sponde e del fondo del canale, della struttura della diga e delle chiuse per la navigazione. Completata la messa in funzione della chiatta di attraversamento che collega la terraferma all’isolotto posto tra il Ticino e il canale, oggi utilizzato per trasportare mezzi e materiali, con il progetto di convertirlo successivamente per il trasporto turistico.

Ed è dal punto di vista turistico che si gioca la scommessa più grande della pianificazione di questo grosso complesso di interventi. Approfittando degli investimenti e della visibilità di Expo 2015 anche il Villoresi ha lavorato per ripensare la propria immagine.
Simbolo di questa nuova mission attrattiva sono senza dubbio il nuovo ostello e il museo della acque Italo-svizzero.
L’ostello del Panperduto appare già completato dal punto di vista strutturale e degli interni. I lavori, rallentati pesantemente dalla frana del Belvedere, è dotato di 6 camere e due appartamenti per complessivi 24 posti letto. Sarà dotato di un bar e spazi pubblici e per l’infopoint. Inoltre è una struttura completamente CO2free essendo gli impianti riscaldamento/raffreddamento e i servizi completamente elettrici. Costato 1,4 milioni di euro, e avvelendosi di un finanziamento regionale di 500mila euro, la struttura potrà essere già arredata entro marzo.
Sorgerà proprio di fronte ad un altra struttura in costruzione che è quella del museo delle acque. Finanziato con fondi del programma interreg Italia Svizzera. La sede fisica sarà sull’argine destro del canale ma il progetto prevede un corposo piano di valorizzazione dell’intera area: un percorso didattico e attrezzato lungo tutta l’area del Panperduto, la messa in servizio di un’imbarcazione turistica, la realizzazione di carte tematiche e l’individuazione delle opere da realizzare per permettere la navigazione da Locarno a fino all’Expo2015.

Un progetto, quello che riguarda strettamente la navigazione Locarno-Milano, che ha previsto un investimento da 3,3 milioni di euro per la partenza dei lavori di sistemazione delle conche di navigazione che, da programma, saranno completate entro marzo 2015.
Ciò permetterà la navigazione con un solo “cambio” di imbarcazione, fino a quando non saranno partiti e completati i lavori per la conca di navigazione sulla sponda piemontese del Ticino alla diga di Porto della Torre.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2014
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