“Basta inquinanti nell’acqua, l’ex Cantoni deve essere bonificata”
Attac Saronno, Comitato per l’Acqua Bene Comune con Rifondazione Comunista invitano i cittadini a partecipare alla seduta pubblica di giovedì prossimo della Commissione Acqua
«Cosa sta succedendo sulla ex Cantoni? Purtroppo ai cittadini nulla è dato a sapere, visto che le riunioni della Commissione Acqua comunale (seppure siano pubbliche, come da regolamento) non sono pubblicizzate, né i suoi verbali». A tornare sull’argomento dell’inquinamento dell’acqua cittadina sono i movimenti Attac Saronno, Comitato per l’Acqua Bene Comune con il Partito della Rifondazione Comunista.
«Di certo però il campionamento alla base del Piano di Caratterizzazione “fa acqua” da tutte le parti – spiegano –: ovvero la proprietà non ha voluto recepire le (pur tardive) richieste del Comune di andare a cercare gli inquinanti che sarebbero stati la causa del superamento dei valori di legge del Tetracloroetilene ovvero il Percloro-PCE (sostanza cancerogena) nel pozzo di Via Parini che serve la scuola elementare Pizzigoni, pozzo che infatti è stato chiuso fino al suo “incamiciamento”. Le “prove” dell’utilizzo di questa sostanza nel processo produttivo della Cantoni sono state trovate (e molti anziani ex lavoratori della Cantoni confermano!), per cui ora non ci sono alibi per la proprietà, che da sempre nega la propria responsabilità per l’inquinamento della falda, limitandosi a indagini dei terreni più superficiali (giusto quello che serve per poter costruire…)».
«Il Comitato del Saronnese per l’Acqua Bene Comune ha già dai primi di dicembre chiesto copia della documentazione in possesso del Comune, nonché che le sedute della Commissione Acqua vengano realmente rese pubbliche, informando la cittadinanza delle sue convocazioni e pubblicando i suoi verbali – proseguono i tre gruppi in un comunicato congiunto -. Ha inoltre richiesto la partecipazione alla Conferenza dei Servizi, che dovrebbe svolgersi entro la fine di febbraio, dove tutti gli enti preposti (Comune, Provincia, Arpa, Asl) dovranno pronunciarsi sul Piano di Caratterizzazione e sulla procedura di bonifica. Il PRC si sta muovendo anche a livello provinciale per il principio della trasparenza dell’attività delle amministrazioni pubbliche per avere la documentazione. L’associazione Attac – Saronno ha da tempo denunciato le pesanti conseguenze che la massiccia edificazione prevista con l’approvazione del nuovo PGT avrebbe potuto portare, anche in termini di “sostenibilità” per la falda acquifera, che già oggi risulta in deficit rispetto al fabbisogno. Chiediamo pertanto che l’Amministrazione Comunale si faccia garante, per tutto il percorso di accertamento e di bonifica dell’area, della più totale trasparenza degli atti e delle decisioni, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza. La salute dei cittadini non si baratta!
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