Busto Arsizio, tre punti obbligatori

Domenica la Unendo Yamamay ospita il fanalino di coda Forlì, con tutti i pronostici a favore: serve una vittoria per scalare la classifica. Già in vendita i biglietti per la final four di Coppa Italia a Treviso

La pallavolo delle ultime stagioni, e forse lo sport in generale, ce lo ha insegnato: attenzione ai turni “di tutto riposo”, che possono riservare trappole insidiose. Ma questa volta la Unendo Yamamay, che il riposo (di un paio di giorni) se lo è concesso per davvero dopo le fatiche della scorsa settimana, sembra davvero avere davanti il cammino più morbido possibile verso l’attesissima final four di Coppa Italia a Treviso. In programma ci sono, infatti, due impegni casalinghi consecutivi, il primo contro il fanalino di coda Forlì, il secondo contro una Ornavasso in difficoltà forse non più economica, ma sicuramente tecnica, dopo le tante partenze. Cominciamo dalla Banca di Forlì, che già all’andata regalò la prima gioia esterna della stagione (per lungo tempo l’unica) a una Busto non proprio al meglio; domenica 9 febbraio al PalaYamamay si presenterà una squadra rivoluzionata nell’organico ma non nella classifica, visto che le romagnole sono sempre ultime con una sola vittoria all’attivo e appena 6 set vinti in 11 partite. Il compito delle farfalle è uno solo: vincere e farlo alla svelta, possibilmente in tre set, per riguadagnare terreno in classifica ma anche per confermare i progressi mostrati a Treviso e, in parte, a Viadana. Si comincia alle 18, con diretta streaming su Sportube.tv: già 600 i biglietti venduti. Magari non c’è da aspettarsi il pienone, ma tradizionalmente il pubblico biancorosso non è solito “snobbare” neppure le partite meno nobili…

QUI BUSTO – Le parole sono importanti, ma anche i numeri non scherzano. Prima e dopo la sfida con Casalmaggiore si è parlato tanto, nel bene e nel male, delle prestazioni della squadra e di questa o quella giocatrice; pochi, però, hanno sottolineato una classifica che vede la Unendo Yamamay di nuovo al sesto posto, scavalcata da Novara e tallonata da Urbino, oltre che distante 5 lunghezze dalle prime quattro. Come dire, a giro di boa ormai alle spalle è ora di darsi una mossa: e il prossimo turno sembra proprio il più favorevole, visto il compito molto più agevole che attende Busto in confronto alle dirette avversarie. I numeri dicono poi anche altre cose, per esempio che nelle due battaglie della scorsa settimana le bustocche hanno commesso ben 22 errori in ricezione (13 ace incassati): un dato davvero abnorme per una formazione che nonostante tutto resta, e per distacco, la migliore di tutta la A1 nel fondamentale. Se e quando Parisi riuscirà a risistemare le cose lì dietro, tamponando i problemi delle singole ma anche migliorando l’organizzazione di squadra (troppi i palloni caduti a metà strada tra due giocatrici), chissà dove si potrà arrivare. Dei lati positivi, invece, si è già detto molto: la capacità di rialzarsi e lottare anche dopo aver preso sonori schiaffoni, e la consapevolezza di avere una panchina “lunga” con tante giocatrici pronte a dare il loro contributo (malgrado le assenze di Spirito e Sloetjes), costituiscono due novità assolute per la Unendo Yamamay versione 2013-2014 e sono accessori che, una volta messi in valigia, difficilmente si dimenticano in un cassetto.

QUI FORLÌ – Gli orizzonti della squadra di Marone non sembrano troppo radiosi, ma la salvezza è ancora un obiettivo e comunque in casa Forlì nessuno ha certamente modo di annoiarsi: in pochi mesi il giovane coach esordiente in A1 si è visto rivoltare la squadra come un guanto, perdendo Turlea (direzione Galatasaray, tanto di cappello), Paggi (tornata a Modena) e Guatelli (a Montichiari) per acquistare la sempreverde argentina Georgina Pinedo e la centrale Chiara Borgogno (nella foto). L’acquisto della piemontese, ferma da mesi per la vertenza con Torino, è sicuramente la mossa più azzeccata della squadra romagnola: la nuova arrivata ha già messo a segno 10 muri in maglia giallorossa, 6 dei quali contro la capolista Piacenza. C’è curiosità, invece, per l’impatto che potrà avere Pinedo: la sudamericana ex San Vito, Chieri e Giaveno, che aveva iniziato la stagione a San Pietroburgo, si è vista solo per pochi scampoli di gara contro la Rebecchi. Vedremo se Marone avrà la possibilità di schierarla da titolare e come risolverà l’enigma opposto, ruolo in cui nelle ultime partite si sono alternate la colombiana Arrechea Montano e la serba Bezarevic. Ma i problemi di Forlì non sono (solo) in attacco: se a Busto si lamentano della ricezione, cosa dovrebbero dire le giallorosse, che si presentano con una terrificante media del 30% di perfezione? Su questo, ovviamente, dovrà puntare forte la Unendo Yamamay per spaccare subito la partita.

COPPA ITALIA – Definito il programma della final four del 22 e 23 febbraio al Palaverde di Treviso: Busto giocherà la prima semifinale del sabato, alle 15.30 contro Piacenza, mentre alle 18 scenderanno in campo Modena e Bergamo. Domenica alle 14 la finale di A2 tra Montichiari e San Casciano, seguita dalla finalissima di A1. I biglietti sono già in vendita sul circuito Vivaticket: prezzi dai 15 ai 20 euro per la giornata singola, dai 25 ai 35 per l’abbonamento alle due giornate (previste riduzioni per gli Under 14). Le tifoserie organizzate godono di sconti speciali per il settore curva: i biglietti a prezzi agevolati (20 euro per l’abbonamento) saranno in vendita domenica alle casse del PalaYamamay. Gli Amici delle Farfalle, intanto, stanno organizzando trasferte sia per la singola giornata del sabato, sia per l’intero weekend: per informazioni contattare l’indirizzo trasferte@amicidellefarfalle.it.

Unendo Yamamay Busto Arsizio-Banca di Forlì
Busto A.: 1 Ortolani, 2 Degradi, 3 Garzaro, 4 Bianchini, 5 Michel, 6 Leonardi (L), 7 Marcon, 9 Spirito, 11 Buijs, 13 Arrighetti, 14 Wolosz, 15 Petrucci. All. Parisi.
Forlì: 1 Ventura, 2 Petrovikj, 3 Roani, 7 Piolanti, 8 Coriani (L), 9 Pincerato, 10 Zardo (L), 11 Lamprinidou, 12 Borgogno, 13 Bezarevic, 14 Arrechea Montano, 15 Pinedo, 16 Rosso. All. Marone.
Arbitri: Giuseppe Piluso e Pasquale Chimento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2014
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