Cambia la viabilità della stazione, ma il sottopasso rimane congelato

La gestione dell'area della stazione passa al comune di Castellanza che dovrà garantirne sicurezza e manutenzione mentre il nuovo attraversamento della ferrovia rimane ancora congelato. “Dipende dal futuro del raccordo ad Y”, spiega l'amministrazione

Un "regalo" di San Valentino fatto a chi frequenta regolarmente la stazione nord di Castellanza da Busto Arsizio e Trenord. E’ questo il risultato dell’intesa firmata tra i tre soggetti il 14 febbraio scorso e che consegna nelle mani di Castellanza l’area attorno alla nuova stazione della città. Uno scalo ferroviario, attraversato ogni giorno da 75 treni e utilizzato da circa 1.200 pendolari, che è stato costruito all’interno del comune di Busto e solo a San Valentino la gestione dell’area è passata nelle mani dei "legittimi" proprietari.
Da oggi sarà proprio Castellanza a prendere in mano la zona, regolarne la viabilità, gestirne i parcheggi, garantirne la sicurezza e orgnizzare la manutenzione. Proprio in questi giorni l’amministrazione ha così deliberato i primi cambiamenti nella zona tra limitazioni di velocità e divieti di sosta (nulla di sconvolgente, qui tutti i dettagli, ndr) nell’attesa che venga aperto il nuovo parcheggio per i pendolari. 

Anche se ora che si è fatta chiarezza su chi ha -e avrà- in mano queste zone, è ancora presto per brindare, specialmente per chi si reca in stazione dallo stretto sottopasso di via Morelli. Automobilisti e ciclisti provenienti da Busto, infatti, devono fare i conti con un attraversamento con gravi problemi infrastrutturali e non adatto ad una stazione moderna. Una problematica che era nota anche ai progettisti del nuovo scalo che avevano studiato una soluzione alternativa: un nuovo sottopassaggio a due carreggiate lasciando quello storico per pedoni e automobilisti. E dalla carta, il progetto è passato al cemento. La linea ferroviaria FS è stata scavata, il sottopassorealizzato e poi abbandonato. Una situazione che si protrae da anni e che potrebbe rimanere congelata ancora per molto tempo. «Quella struttura è collegata al progetto del raccordo ad Y tra le due linee

ferroviarie -spiega l’assessore Maurizio Frigoli- e quindi fino a che non si farà chiarezza sul futuro di quel progetto tutto rimarrà fermo». Due piani distinti dunque quelli tra la nuova stazione e la soluzione della viabilità che, al momento, è sul tavolo del ministero per valutare la copertura economica e la stretigicità dell’opera. Tempi lunghi dunque, con buona pace di chi spesso si immagina a Venezia vedendo la strada totalmente allagata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Febbraio 2014
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