Cassano, scoppia il caso squalifiche: il club minaccia il pugno duro

La partita di Oderzo ha portato in dote altre quattro giornate di stop a due giocatori. I dirigenti prendono posizione contro i propri atleti, possibili sanzioni interne

Gli animi bollenti in casa Pallamano Cassano, che hanno portato alla recente serie di squalifiche ai danni di alcuni tesserati, non è per nulla piaciuta ai dirigenti della società che in una nota ufficiale hanno preso una posizione dura nei confronti degli atleti stessi.

«La società di Cassano Magnago condanna duramente i comportamenti dei propri giocatori, che in alcuni casi sono anche allenatori, nelle ultime gare (così come era successo nel caso di Obrad Rokvic) tant’è che non ha alcuna intenzione, anche in questo caso, di presentare ricorso. I dirigenti vogliono lanciare un segnale chiaro a tutti gli atleti che costituiscono fisicamente il grande movimento sportivo cassanese con un atteggiamento di repulsione nei confronti di chi commette simili gesti: quali ingiurie agli arbitri, atteggiamenti aggressivi o aggressioni».
 

(Immagine di repertorio – Foto R. Gernetti)

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la doppia squalifica arrivata in seguito alla partita persa contro Oderzo, risultato tra l’altro molto deludente sul piano sportivo visto che i veneti si trovavano ancora a quota zero in campionato. Nel corso del match sono stati espulsi sia Ivan Scisci sia Tomislav Brakocevic, entrambi sanzionati con due giornate di squalifica dal giudice sportivo (con loro anche Adrian Iballi di Oderzo), e protagonisti non solo di falli di gioco ma anche di successive ingiurie e minacce verso gli arbitri. In precedenza era stato invece colpito anche Obrad Rokvic, giocatore della Fiat Masera ma anche allenatore dell’Aviometal femminile: proprio le intemperanze da coach gli sono costate un lungo stop per squalifica.
La nota della società prosegue in modo duro:

«Il ruolo di tutti i giocatori delle prime squadre è quello di essere da esempio per i più piccoli e talvolta di rappresentare un "sogno": quello di arrivare a giocare nel massimo campionato italiano, appunto la Divisione Nazionale di serie A. Si tratta di un ruolo educativo e sociale, soprattutto per il periodo storico di perdita di valori che stiamo vivendo. In tal senso la società cassanese vuole ristabilire regole, se mai se ne fosse persa la centralità, vuole educare e insegnare i valori e il rispetto di gioco che contraddistingue la mentalità della Pallamano Cassano. Le decisioni del giudice sportivo, sia per Obrad Rokvic, sia per Ivan Scisci che per Tomislav Brakocevic, sono prese in considerazione dalla società anche per valutarne eventuali sanzioni interne».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2014
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