Cinema MoveIn, lavoratori in sciopero per tre giorni
Programmazione non garantita nel multisala The Space Cinema, dal 14 al 16 febbraio. L’80 per cento dei dipendenti protesta per le precarie condizioni contrattuali
Sciopero di San Valentino per i lavoratori del cinema multisala si Cerro Maggiore, il MoveIn, che fa parte della catena The Space cinema.
Alla protesta, che comincia oggi, venerdì 14 febbraio e durerà fino a domenica 16, aderiscono l’80 per cento dei lavoratori e fa seguito allo sciopero di una giornata già avviato dai dipendenti in giorni cruciali come la vigilia di Natale e l’ultimo dell’anno. «In quell’occasione protestammo per le precarie condizioni contrattuali – spiegano i lavoratori -, ci fanno firmare il contratto a un livello e poi fanno fare qualsiasi lavoro, di quelli previsti anche in altri livelli».
Con un’adesione dell’80 per cento dei lavoratori è difficile che il cinema, che comprende una decina di sale, possa aprire in questi giorni. Abbiamo cercato di contattare la direzione dell’azienda, attraverso il loro ufficio stampa, ma al momento della stesura dell’articolo non ci è giunta ancora nessuna risposta.
Sul sito del multisala, inoltre, compare solo una scritta: «Per effetto dell’agitazione sindacale indetta dalla sola sigla sindacale Scl Cgil Milano e Rsu Cerro Maggiore, potrebbe non essere garantita la regolare programmazione».
«Dopo quelle manifestazioni di dicembre, l’azienda non ci è stata data alcuna risposta – proseguono i lavoratori nel comunicato firmato da Scl Cgil Milano e Rsu Cerro Maggiore -. Anzi, l’azienda ha premiato il personale che non vi ha aderito, con promozioni e bonus in busta paga, e punito chi ha partecipato, come il caso di uno dei manager di Cerro Maggiore che è stato "promosso" direttore dell’unita commerciale di Lamezia Terme (a circa 1.300 km da casa) L’unica colpa di questa persona è stata far valere i propri diritti insieme a noi quei giorni di dicembre, ed ora si ritrova, con tre figli a carico e un mutuo da pagare, a dover assistere a questo "licenziamento" camuffato a premiazione. Per questo motivo ci fermiamo per 3 giorni (dal 14 al 16 febbraio) in difesa dei nostri diritti e del nostro collega. Chiediamo fin da subito la revoca del trasferimento (o la sua nomina a direttore presso la sede di Cerro maggiore, dove per altro manca il direttore)».
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