“Electrolux ritiri la proposta di ridimensionare lavoratori e stabilimenti”
richiesta dei lavoratori della fabbrica di elettrodomestici ai vertici dell'azienda che ha presentato un piano che prevede riduzioni degli stipendi e diversi tagli
«Electrolux, ritiri le richieste avanzate, si discuta di riduzione d’orario di lavoro, utilizzando i contratti di solidarietà, finanziate interamente del Governo, senza discriminazioni e senza il trasferimento all’estero delle attività produttive». È la richiesta che avanzano i sidnacati della Flmu-cub Electrolux di Solaro, mentre proseguono le proteste a scacchiera all’interno della fabbrica di elettrodomestici.
«Infatti il 10 gennaio, l’Unione Industriale di Pordenone, dopo il lavoro di una commissione, composta da Treu (ex ministro dei governi Dini, Prodi e D’Alema), da Illy (ex sindaco e presidente provinciale di area centro sinistra) dal senatore Castro (Forza Italia) e da Cipolletta (ex presidente di Confindustria), ha presentato una proposta di accordo sintetizzata nella “ricetta veneta per una nuova competitività”, che prevede – spiegano i sindacati -: Abolizione di tutti gli aumenti di carattere fisso, originati prima del 1993; Assorbimento di tutti i superminimi individuali ad eccezione di quelli di merito; Sospensione della contrattazione di secondo livello; Abolizione delle pause extra ccnl; Spostamento delle festività del santo patrono e del 2 giugno alla domenica; Piani di riduzione collettiva dell’orario di lavoro sotto le 40 ore settimanali; Non riconoscimento della professionalità per lavori superiori e possibilità di dequalificazione; Abolizione degli automatismi sui passaggi di livello professionali; Possibilità di assunzione a termine senza nessuna limitazione e senza motivi; Solo alcuni giorni dopo, Electrolux al Ministero delle attività produttive, rincarando la dose, ha dichiarato la chiusura dello stabilimento di Porcia, e il ridimensionamento degli altri stabilimenti, se i lavoratori non accettano queste proposte».
«Tutti sanno benissimo che i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e che se si vuole incidere sul costo del lavoro, si deve intervenire da altre parti, ma vogliono costringere tutti i lavoratori a salari da fame – conclude il sindacato -. Sanno benissimo che riducendo i salari, si riducono i consumi che di conseguenza porterebbero ad altre riduzioni dell’occupazione».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.