Frates: “Parziale iniziale scellerato”

Il coach recita il mea culpa: "Abbiamo causato noi quella situazione che ha compromesso la partita". Vitucci esulta: "La mia squadra ha cambiato passo, in positivo"

Fabrizio Frates ammette la sconfitta e non è tenero con la prova offerta dalla sua squadra in quel di Avellino. «La Sidigas ha vinto con merito, è stata più aggressiva e soprattutto è partita con l’atteggiamento giusto – spiega l’allenatore di Varese – ma noi abbiamo compromesso tutta la partita in quegli assurdi cinque minuti di parziale di primo quarto in cui siamo finiti sotto di 20. Dopo abbiamo fatto cose decisamente migliori, ci siamo riavvicinati, ma alla fine abbiamo pagato lo scotto di quel parziale subito in quei minuti scellerati». Mea culpa quindi in casa biancorossa: «Cospargiamoci il capo di cenere, perché quella situazione l’abbiamo creata noi: abbiamo giocato in maniera non intelligente, non abbiamo ricercato le situazioni preparate alla vigilia e anzi abbiamo accettato ritmi non ideali per la nostra squadra e perfetti per la Sidigas. Inoltre abbiamo tirato troppo da 3 punti andando raramente in area. Sapevamo che avremmo rischiato di soffrire tantissimo a rimbalzo, anche alla luce dei problemi di Polonara, e proprio per questo avremmo dovuto giocare con più accortezza e gestendo meglio i ritmi. Invece abbiamo fatto la partita di Avellino».
Frates insiste: «Siamo arrivati qui senza la necessaria attenzione tecnica e tattica: c’era tanta voglia di fare ma poca qualità; invece dobbiamo sposare le due cose per fare risultato soprattutto in trasferta». Ritmi e imprecisione tornano anche quando il tecnico è incalzato dalle domande della stampa: «Avellino ci ha messo in difficoltà subito con il tiro pesante perché ci siamo scoperti quando abbiamo accettato di correre. Sono arrivate triple prese in transizione o su “penetra e scarica”, situazione nella quale abbiamo faticato ad accoppiarci in difesa, ma come dicevo prima, si tratta di errori fatti nell’interpretare il ritmo della partita. Avremmo dovuto rallentare, usare di più i nostri giochi e invece abbiamo accettato il corri e tira. E poi il 20% da 3 punti, che di solito è una nostra arma, ci ha complicato ulteriormente la vita perché abbiamo sbagliato anche tiri ben costruiti e aperti, anche nel momento della rimonta».

Chi può invece sorridere è l’ex di turno Frank Vitucci, battuto nettamente all’andata ma vincente questa volta, e al secondo successo consecutivo che tiene la Sidigas nella zona playoff. «Abbiamo vinto una partita che condotta dall’inizio e ribaltato la differenza canestri a nostro favore. Anche la valutazione complessiva parla abbastanza chiaro e sono molto contento di questa prestazione. Tra l’altro a dieci minuti dall’inizio, ancora non sapevamo se Lakovic avrebbe giocato a causa di un problema alla schiena: è stato bravo lui ma ancor di più Spinelli che lo ha supportato in regia. Dal punto di vista emotivo, mentale e psicologico la squadra ha cambiato passo e atteggiamento: adesso c’è molta più cooperazione ed attenzione e i risultati si vedono».
Parlando dei singoli, Vitucci tocca diversi “tasti”: «Hayes sta cogliendo l’occasione di poter giocare di più e ha sgombrato la testa da qualche dubbio tecnico-tattico. Per un ex Nba un periodo di adattamento è comprensibile, ma adesso ci può dare qualcosa di importante. Biligha ha fatto vedere alcune cose buone, mentre Foster è un po’ indietro e così nei confronti diretti ho preferito mantenere Cavaliero su Banks, però in futuro ci darà minuti importanti. Sappiamo di avere un po’ di pressione addosso, ma le vittorie aiutano ad essere più fiduciosi: è una catena che si autoricarica e stiamo provando a rimetterci a posto».

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Pubblicato il 16 Febbraio 2014
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