Liuc, Inail e Uneba insieme per la sicurezza dei lavoratori

Università Cattaneo, INAIL e Federazione UNEBA di Varese insieme per la sicurezza sul lavoro nelle RSA del territorio

Sono stati presentati i risultati del programma di formazione biennale (2012 – 13) dedicato proprio ai temi della prevenzione e protezione dei rischi, sviluppato a partire dalle strutture della provincia di Varese. I corsi sono stati organizzati da Liuc con la partecipazione di Inail e Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale).

Durante l’incontro sono state illustrate le numerose iniziative condotte nell’arco del biennio (656 ore di formazione gratuita per oltre 1.600 operatori, ovvero il 35,85% in più dei lavoratori complessivamente attesi all’avvio del progetto) dall’Osservatorio Settoriale sulle RSA della LIUC, che opera all’interno del CREMS (Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale).
 
«Il progetto appena concluso – spiega Antonio Sebastiano, Direttore dell’Osservatorio settoriale sulle RSA della LIUC – ha fatto registrare dei risultati molto soddisfacenti, leggibili sia nell’elevato numero di RSA e lavoratori che vi hanno aderito, sia nei dati di customer satisfaction rilevati per ogni singolo corso realizzato. Il successo dell’iniziativa è dipeso dalla costante interazione tra tutti i partner del progetto e dalla preliminare fase di analisi dei bisogni formativi, elementi che hanno reso possibile contestualizzare le tematiche della sicurezza alle specificità del contesto settoriale di riferimento. Questo connubio ha permesso di erogare delle iniziative formative che tutte le tipologie di destinatari, dai datori di lavoro ai singoli operatori assistenziali, hanno potuto vivere come utili per il proprio lavoro, essendo tarate sulle reali complessità e problematiche che quotidianamente si trovano ad affrontare. Questa “vicinanza” ha anche ridotto le barriere che spesso gli adulti professionalizzati maturano verso la didattica d’aula, soprattutto su tematiche che, stante gli obblighi normativi, rischiano di essere vissute passivamente come un mero adempimento formale. Alla luce degli ottimi esiti ottenuti, ci stiamo tutti 
adoperando affinché il progetto non resti un caso isolato, ma possa proseguire anche nel prossimo futuro».
 
Il programma formativo previsto dall’accordo ha previsto quattro macro azioni: 
 – Formazione-formatori: il percorso è stato pensato a sviluppare competenze di gestione della didattica a favore di quelle figure interne (es: infermieri e fisioterapisti) che a loro volta svolgono il ruolo di docenti a vantaggio del personale assistenziale di base su tematiche affini e correlate alla sicurezza (es: movimentazione carichi, rischio biologico). 
Sono state realizzate 4 edizioni da 24 ore ciascuna per un totale di 96 ore d’aula, coinvolgendo complessivamente 78 partecipanti. 
 
 – Workshop e convegni: questa azione è stata orientata a una generale politica di sensibilizzazione sui temi della prevenzione e protezione dei rischi sui luoghi di lavoro in ambito socio-sanitario e ha coinvolto un pubblico ampio ed eterogeneo (datori di lavoro, dirigenti, ecc.). Nell’arco del biennio sono stati realizzati 3 convegni e 5 workshop tecnici della durata di 4 ore ciascuno, per un totale di 32 ore d’aula. Questa azione ha visto il coinvolgimento complessivo di 459 lavoratori.
 
Aggiornamento formativo Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: questo ambito del progetto è stato specificatamente rivolto alla figura del RLS, che rappresenta un ruolo chiave per il presidio della sicurezza all’interno delle singole RSA. Sono state realizzate 6 edizioni da 10 ore ciascuna, per un totale di 60 ore d’aula, coinvolgendo complessivamente 71 lavoratori.
 
Iniziative formative per preposti e lavoratori: quest’ultima azione è stata progettata per un numero molto ampio di lavoratori, nella convinzione che la promozione della sicurezza aziendale passi anzitutto attraverso gli atteggiamenti ed i comportamenti dei singoli. Nel complesso, sono state erogate 468 ore d’aula, tenute in prevalenza direttamente presso le sedi delle singole RSA partecipanti, coinvolgendo 995 persone. 
 
«L’INAIL provinciale – ha detto Giuseppina Gentile, Direttore Sede INAIL di Varese – ha sostenuto con forte convincimento un progetto comune che, per essere rivolto ad un settore di attività particolari, di “servizi alla persona”, si caratterizza per la sua peculiarità riannodandosi alla mission prevenzionale oggi prevalente nelle poliedriche funzioni dell’Istituto. Si auspica che la sensibilizzazione sulla tematica della sicurezza in ambito socio-sanitario, qual è quello in cui si inseriscono le RSA, sviluppi effettivamente nel tempo maggiore attenzione del personale preposto alla tutela della propria salute, alla sicurezza degli ambienti in cui opera e, quindi, al benessere di coloro che vivono “ospiti” delle strutture stesse». 
 
Anche da parte di UNEBA, è emersa la soddisfazione per i risultati conseguiti: “La sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro – ha detto Marco Petrillo, Presidente UNEBA Varese – accompagnati ad una sempre più diffusa sensibilizzazione sulle tematiche della sicurezza aziendale e della coesione sociale è in linea con gli aspetti valoriali della programmazione dell’attività sindacale datoriale di UNEBA. L’altissima adesione degli enti e dei lavoratori iscritti ad UNEBA, la prima associazione datoriale a livello nazionale e locale del settore socio sanitario ed assistenziale e delle residenze e servizi per anziani, testimonia la forte efficacia del progetto appena terminato che già ha registrato le prime modifiche organizzative all’interno delle strutture nel sistema ordinato della sicurezza aziendale. Il settore, in contro tendenza con gli indicatori nazionali, mantiene sufficienti livelli occupazionali e registra percentuali di aumento impiegatizio in graduale crescita e anche la tematica della sicurezza aziendale ritorna prepotentemente di attualità nelle nuove politiche associative e interne di ogni ente. Si può oggettivamente dichiarare che negli ultimi 7 anni il progetto appena terminato è stato il migliore in termini di rapporto tra risorse impiegate ed efficacia concreta dei risultati ottenuti. Abbiamo, quindi, richiesto agli enti interessati, in primis all’INAIL, di individuare soluzioni per il proseguimento del presente progetto anche per il biennio 2014-2015».

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Pubblicato il 20 Febbraio 2014
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