Palestra sfrattata dal comune: “Aiutateci a trovare un’altra sede”
La struttura in cui opera da 32 anni la associazione sportiva “Cultura Fisica” è pericolante ed entro il 4 marzo i ragazzi che la gestiscono devono andarsene. “Non abbiamo un magazzino dove depositare gli attrezzi e neanche i soldi per un trasloco: aiutateci"
In palestra, in mezzo agli altri trofei, c’è ancora la targa che due anni fa l’amministrazione ha consegnato loro per celebrare i 30 anni di attività ma ora «32 anni di storia dovranno finire in 30 giorni». E’ questa l’amara considerazione di Francesco Alfano, gestore della "As Cultura Fisica", che entro il 6 marzo dovrà lasciare i locali attualmente occupati ai bordi del campo sportivo. «Ci hanno detto che la struttura non è più agibile, che è a rischio crollo e che per questo ce ne dobbiamo andare subito», spiega Francesco stringendo tra le mani la relazione dell’ufficio tecnico del comune che attesta la pericolosità dell’edificio di proprietà del comune e concesso in usufrutto alla società. Hanno provato gli iscritti alla pesistica a cercare una soluzione, avviando anche una raccolta di firme, ma dopo l’incontro con il commissario prefettizio di giovedì scorso si sono rassegnati: «abbiamo iniziato a smontare gli attrezzi, ce ne andremo».
Il problema in questo momento è che «non ci hanno dato l’autorizzazione neanche per utilizzare la struttura come magazzino» e per questo motivo «dobbiamo trovare un posto dove lasciare momentaneamente gli attrezzi». Sono tristi e amareggiati i ragazzi che gestiscono l’associazione per la velocità con la quale la loro realtà è stata liquidata «anche perchè non ci è stata offerta nessuna proposta alternativa». Anche se i ragazzi stanno già iniziando a cercare qualche soluzione alternativa il problema più impellente è quello di trovare una struttura in cui alloggiare temporaneamente le attrezzature accumulate nel tempo. «Non abbiamo nessun posto dove metterle e neanche i soldi per organizzare un trasloco», continua Francesco guardando le panche e gli attrezzi -pesanti qualche quintale- comprati con i risparmi accumulati nel tempo. «Noi chiuderemo in settimana per concentrarci solo sullo sgombero» ma la certezza è quella che l’esperienza della "Cultura Fisica" non si concluderà qui: «cercheremo un’altra sede e riapriremo, probabilmente non a Fagnano. Non siamo morti».
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