La crisi non è finita, Bcc rilancia l’anticipo della cassa integrazione straordinaria

Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Confindustria e Confartigianato Alto Milanese rinnovano l’accordo per l’anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria. La Bcc mette a disposizione fino a 2,5 milioni di euro

Il sistema dell’anticipo della cassa integrazione straordinaria, messo in piedi dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, sta funzionando. In cinque anni – da quando l’istituto di credito ha avviato la procedura in seguito alla crisi che ha colpito molte aziende del territorio – sono stati anticipati 1,5 milioni di euro a oltre 200 lavoratori tra le province di Milano e Varese. In questo momento sono 158 i lavoratori che ne stanno usufruendo: 90 residenti nell’Altomilanese e 68 in provincia di Varese. Grazie  a questo sistema centinaia di famiglie hanno potuto avere fino a 7 mensilità senza dover attendere che l’Inps versasse le cifre spettanti. Ora Bcc rilancia e mette a disposizione un plafond di 2,5 milioni di euro in un fondo rotativo che potrà aiutare dagli 800 ai 1600 dipendenti. Il nuovo accordo è stato firmato questa mattina (mercoledì) nella sede di Busto Garolfo dell’istituto alla presenza del presidente di Confartigianato Altomilanese Gianfranco Sanavia e del presidente di Confindustria Altomilanese Gian Angelo Mainini insieme al presidente della Bcc Roberto Scazzosi. L’iniziativa arriva in un momento in cui l’economia nazionale e la politica cominciano a dare segni di disgelo e di ripresa ma i dati forniti dai direttori delle due organizzazioni imprenditoriali non lasciano ancora pensare ad un miglioramento concreto: per Confartigianato la tendenza all’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è in aumento mentre per Confindustria resta stabile.

Grazie a questo protocollo sarà ancora possibile l’anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria ai dipendenti delle micro e piccole imprese che, non avendo la liquidità necessaria per anticipare ai lavoratori il trattamento di Cigs, richiedono il pagamento diretto da parte dell’Inps. In questi casi, l’erogazione del trattamento di CIGS avviene dopo alcuni mesi, durante i quali i lavoratori non ricevono lo stipendio. In base all’accordo, lavoratori e imprese non dovranno sostenere oneri e costi.  Il protocollo d’intesa, siglato per la prima volta nel febbraio 2009, in questi anni profondamente segnati dalla crisi, ha visto, a oggi, erogare l’anticipo della CIGS a 210 lavoratori per un importo complessivo di 1 milione e mezzo di euro.

L’intesa sottoscritta questa mattina prevede la costituzione da parte della Bcc di un fondo di solidarietà rotativo, valido per tutto il 2014, di 2 milioni e 500mila euro. Ai lavoratori sarà anticipata, il 10 di ogni mese, la quota dovuta da parte dell’Inps, in proporzione alle ore di cassa integrazione effettuate nel mese precedente, fino a un massimo mensile di 900,00 euro. Ogni dipendente potrà godere dell’agevolazione per un massimo di 7 mesi e, comunque, fino all’avvio del pagamento diretto da parte dell’Inps. Questo significa che, in caso di utilizzo complessivo del plafond, saranno tra 800 e 1.600 i lavoratori che potranno accedere al sostegno, a seconda che l’aiuto sia erogato per i 7 mesi previsti o che il pagamento diretto arrivi in tre/quattro mesi.

L’erogazione dell’anticipo sulla cassa integrazione avviene su un conto corrente dedicato, aperto da ogni lavoratore interessato, su base individuale e volontaria, presso una filiale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Unica condizione per accedere al beneficio è la sottoscrizione di quanto necessario per l’accredito da parte dell’Inps del trattamento della Cigs su tale conto corrente. Il conto corrente sarà a spese zero e a interessi zero per tutto il periodo in cui il dipendente sarà in cassa integrazione e potrà essere chiuso, senza costi, in qualunque momento successivo all’accredito da parte dell’Inps dell’importo pari al corrispettivo anticipato dalla Bcc al lavoratore; anche l’imposta di bollo sarà a carico della Bcc.

L’intesa è operativa per i dipendenti delle micro e piccole imprese con meno di 50 dipendenti, che operano nel territorio di competenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, aderenti a Confindustria Alto Milanese o a Confartigianato Alto Milanese, che non abbiano avviato procedure fallimentari o concorsuali e che richiederanno l’ammissione all’istituto della Cigs, anche in deroga, con richiesta di pagamento diretto, nonché ai contratti di solidarietà per il comparto artigiano.

I commenti

Roberto Scazzosi, presidente Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate:
«Cinque anni fa la Bcc ha deciso di fare la sua parte per il sistema economico locale intervenendo a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese del territorio. Oggi rinnoviamo l’accordo perché in questi anni, come testimoniano i numeri degli interventi, la crisi ha fatto sentire pesantemente i suoi effetti sull’economia reale. È un impegno che, come unica banca locale dell’Alto Milanese, affrontiamo, come sempre, in una logica di sistema, ossia collaborando e coordinando l’intervento con le associazioni di categoria. Se l’obiettivo comune resta quello di aiutare le imprese industriali e artigiane a superare un momento di difficoltà, la speranza, rispetto al 2009, è che la ripresa sia veramente a portata di mano. In considerazione della complessità della congiuntura, come nel 2009 il nostro intervento non graverà di spese o oneri economici i lavoratori».

Gian Angelo Mainini, presidente Confindustria Alto Milanese: «Il rinnovo dell’accordo, nel confermare ancora una volta l’attenzione e la sensibilità degli operatori economici locali alle esigenze del territorio, mostra come i tempi di uscita dalla crisi siano ancora lontani. La situazione finanziaria di molte imprese resta infatti ancora tesa per i ritardi nei pagamenti, a cominciare da quelli della Pubblica Amministrazione, e per un credito bancario di non facile accesso, anche per motivi regolamentari imposti a livello europeo, soprattutto quando a doverlo concedere sono le banche di maggiore dimensione. In questo contesto, l’intesa oggi sottoscritta va nella direzione della concretezza perché rappresenta un valido aiuto sia per le imprese impegnate a superare questo momento di difficoltà sia per i lavoratori cui porta più serenità nell’arrivare a fine mese».

Gian Franco Sanavia, presidente Confartigianato Alto Milanese: «Ringrazio la BCC per il ruolo che ha svolto e continua a svolgere sul territorio e per il territorio. È necessario andare oltre gli strumenti messi a disposizione dalle normative vigenti, individuando modalità per una garanzia generalizzata e collettiva a favore delle PMI e dei loro dipendenti, che sia automatica e consistente. Siamo fieri di aver partecipato a questo progetto condiviso, con l’obiettivo di intervenire e alleviare la situazione di disagio dei lavoratori di aziende che evidenziano situazioni di crisi. Ritengo fondamentale tale sostegno. Con l’anticipo della cassa integrazione straordinaria rispondiamo in maniera concreta ad un disagio che sappiamo, purtroppo, diffuso».

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Pubblicato il 19 Marzo 2014
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