Parchi e verde pubblico sotto la lente del Movimento 5 Stelle

Basteranno 300mila euro per rimettere  i giardini e il verde pubblico di Gallarate? (nella foto, via Mameli-via 24 Maggio, quartiere Cedrate). Il Movimento 5 Stelle non è proprio convinto, si interroga «sull’adeguatezza dello sforzo economico preventivato dall’Amministrazione» e contemporaneamente studia anche un intervento sulla più vasta e apprezzata area di verde pubblico cittadino, il Parco Bassetti. Premessa: il punto di partenza è l’intervento di manutenzione straordinaria dei parchi che il Comune ha progettato, dentro agli investimenti 2014, che contano in gran parte sui 6 milioni di euro derivanti dalla cessione di Commerciale Gas, la società venduta dall’Amsc di Gallarate ad una cordata guidata da Agesp di Busto Arsizio. 300mila euro, a cui si aggiungeranno altri 100mila euro per recuperare la storica recinzione del parchetto di via Trombini, che da cinque anni attende un restauro.

Il "Gallarate 5 Stelle" è appunto dubbioso sull’importo da usare, pur considerando che molto verde pubblico realizzato negli ultimi anni è affidato per le manutenzioni ai privati che hanno costruito nelle zone periferiche: «La manutenzione dei parchi tra via Marche e via Casati (ampio 2.4oo mq), tra via Torino e via XXII Marzo (12oo mq) e quello in via Monte San Martino (38oo mq), non inciderà sul bilancio cittadino per ben otto anni; anche la manutenzione di quello ai Ronchi in via Aosta (più di 7ooo mq), per cinque anni sarà a carico di privati a scomputo di oneri di urbanizzazione». Fa eccezione, tra gli spazi verdi più recenti, quello realizzato a Cascinetta,  tra via Varese e via Custodi (1.600 mq): «sarà invece il Comune a dover provvedere, come per la maggioranza degli altri 31 parchi cittadini e altre zone verdi» (nella foto: il parco di Villa Delfina, rione Crenna).

I 5 Stelle puntano l’attenzione in particolare sul «principale parco cittadino, il parco Bassetti», già al centro di diverse polemiche e segnalazioni negli anni, per alcuni punti deboli, come ad esempio i servizi igienici vicino all’ingresso da via Carlo Noè oppure la "casetta" vandalizzata fin dagli anni Ottanta e da lustri ormai inaccessibile. Muovendosi tra i  36500 metri quadri del parco però, i 5 Stelle lamentano anche altre carenze: «Per le biciclette sono stati allestiti dei parcheggi, ma o sono nascosti dalla vegetazione, o sono del tipo meno adatto per forma e dimensione. Il punto SOS ha l’aspetto di un monito inascoltato, le fontanelle arrugginite raramente spillano acqua, la quale comunque non si sa di che qualità sia. Il perimetro del parco è utilizzato come vespasiano, a volte come alcova. Il piccolo edificio dei bagni pubblici è diventato invece una discarica, decorata con murales, come la maggior parte delle pareti dell’area verde. Il chiosco nella parte alta del parco versa in condizioni impietose, delimitato da una recinzione posticcia e pericolosa. Lo spazio attrezzato per i bambini è davvero poco attraente, non ha più nulla o quasi delle condizioni iniziali. Per giocare con una palla o un frisbee ci si deve arrangiare alla meno peggio, contravvenendo tra l’altro ad un regolamento anacronistico»

È per questo che i "grillini" gallaratesi si propongono di studiare «un piano di riqualificazione e messa in sicurezza del Parco Bassetti, come di altri “polmoni” della città», tenendo conto dell’aspetto naturalistico ma anche della funzione di spazio sociale. «Ci interroghiamo sull’adeguatezza dello sforzo economico preventivato dall’Amministrazione, da suddividere tra le numerose aree verdi, le quali necessiterebbero oggettivamente non solo di ordinaria manutenzione, ma anche d’interventi più decisivi … e costosi». Il tema del verde pubblico sarà al centro anche delle prossime iniziative dei 5 stelle nelle piazze, con gazebo.