Saldi in dirittura d’arrivo: “senza infamia e senza lode”

Sono arrivati alla fine i saldi invernali 2014: la chiusura, prevista per legge 60 giorni dopo l’inizio, è infatti il 4 marzo. In una situazione, secondo i primi commenti, non tragica, ma non ancora entusiasmante

Sono arrivati alla fine i saldi invernali 2014: la chiusura, prevista per legge 60 giorni dopo l’inizio, che è stato il 4 gennaio, è infatti il 4 marzo. 

Una tornata “senza infamia e senza lode” che non ha spostato sostanzialmente la vita ai commercianti, principalmente di abbigliamento e accessori ma non solo, ma non li ha nemmeno troppo delusi.«I dati indicano una certa stabilità – spiega nel mensile di Confcommercio Varese "La Vetrina"  il presidente di Uniascom Varese Giorgio Angelucci – i saldi sono ancora attesi tra i consumatori , provocando un oggettivo interesse che si riverbera sulle vendite. Certamente, nel fare il raffronto con lo scorso anno dobbiamo considerare attentamente anche la mancata liberalizzazione delle promozioni che, nel mese di dicembre, ha prodotto un calo quantificabile intorno al 10%. Non si può neppure negare, dati alla mano, un seppur lieve ma confortante recupero a gennaio» Gli ultimi dati economici a proposito hanno infatti confermato in tutta Italia segnali incoraggianti: un certo ritorno ai negozi tradizionali ce un +3% iniziale delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo l’analisi di Federmoda (Confcommercio) sulla base di un monitoraggio tra gli associati.

Ma: «E’ difficile fare un bilancio, bisogna guardare l’intera stagione per decidere – spiega Corrado Lora del negozio Sorelle Ramonda di Gallarate – Per noi è andata come ce l’aspettavamo: non bene, nè male. Tutto sommato, possiamo essere contenti. Ma nel momento in cui il negoziante dovesse vendere solo con i saldi, dovrebbe chiudere». Come già in altri negozi, al grande punto vendita delle Sorelle Ramonda sono già proiettati alla primavera estate «Già da 15 giorni».

«Non sono piu i saldi di una volta – conferma Marco Chironi, proprietario dei tre storici negozi Baseblu e dei due negozi monomarca di Gucci ed Hermes a Varese – In ogni caso non sono andati male, ma rispetto a com’erano alcuni anni fa non è più lo stesso. Per dire, non ci sono più le resse i primi giorni» Certamente: «C’è chi ancora chi li aspetta, e cerca di approfittare la momento dei saldi. Ma la nostra clientela più attenta, in generale, cerca i pezzi giusti nei primi giorni di arrivo» Qualcosa però è cambiato negli ultimi tempi, anche nei negozi con le marche più “in”: «Capita sempre più spesso che la nostra stessa clientela aspetti i saldi per comprare alcuni capi. Una volta erano più distinti i clienti di stagione” da quelli “dei saldi” ora non c’è una cosi netta differenza» 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2014
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