Una stellina del calcio femminile brilla a Caravate

Valentina Bergamaschi, 17 anni, sta giocando con la maglia della Nazionale italiana in Costa Rica, dove si stanno svolgendo i Mondiali Under 17

Una piccola stella del calcio femminile, cresciuta in provincia di Varese. In questi giorni, in Costa Rica, si sta giocando il Mondiale Under 17 di calcio femminile e una grande protagonista della squadra azzurra è una varesina doc: Valentina Bergamaschi, caravatese che a 17 anni sta già assaggiando il grande calcio, facendosi notare al mondo come una delle migliori promesse italiane. Grazie all’ausilio dell’ufficio stampa della Figc (un grande grazie a Paolo Arsillo), abbiamo avuto l’opportunità di metterci in contatto con Valentina per sapere quali emozioni sta provando a poche ore dall’esordio nella manifestazione contro lo Zambia (partita vinta 2-0 dalle azzurrine, con Bergamaschi in campo per 90′). Una puntata speciale per la nostra rubrica "Figli di un gol minore", dedicata ad una ragazza che ha tutti i numeri per diventare una grande del calcio che conta.

Valentina, come si è avvicinata al calcio e dove ha iniziato a giocare?
«Ho sempre sognato di giocare a calcio sin da piccola; mi sono avvicinata a questo sport sfidando in cortile mio fratello e poi ho iniziato seriamente in una squadra maschile di Caravate. Da tre anni sono passata al femminile nell’Alto Verbano, squadra che milita nella serie C nazionale».

In che ruolo gioca, a quale atleta si ispira e a quale pensa di assomigliare maggiormente in campo?
«Il mio ruolo è quello di esterno d’attacco. Mi ispiro alla calciatrice della Nazionale Melania Gabbiadini (sorella maggiore di Manolo, attaccante della Sampdoria, ndr) e penso di assomigliare proprio a lei, per la velocità e la tecnica».

Qual è il suo punto di forza e dove si sente di poter migliorare ancora?
«Il mio punto di forza è sicuramente la velocità, mentre devo ancora migliora nella tecnica».

Quando è stata convocata per la prima volta in Nazionale e qual è stata la sua reazione? Se l’aspettava?
«La prima convocazione risale a due anni fa quando fui chiamata per il Torneo delle Regioni a Chianciano e poi successivamente sono stata convocata dal mister Sbardella per lo stage dell’under 15 a Norcia. Non me l’aspettavo, è stata una grande emozione indossare la maglia azzurra per la prima volta».

Come pensa andrà questo Mondiale Under 17 per l’Italia e quali sono le squadra favorite?
«Le squadre favorite secondo me sono Spagna, Germania, Giappone e Corea del Sud. Per quanto riguarda l’Italia diciamo che noi puntiamo ai quarti di finale, poi si vedrà…».

Quali sono le persone a cui deve dire grazie nel mondo del pallone e fuori?
«Per quanto riguarda il calcio devo dire grazie sicuramente alla mia allenatrice dell’Alto Verbano, Stefania Maffioli, che mi segue in tutto e per tutto e che fa un sacco di sacrifici per farmi allenare dei giorni in più. E poi anche a qualche mio vecchio allenatore del Caravate. Fuori dal campo devo ringraziare il mio papà che mi segue sempre».

Qual è il suo sogno?
«Il mio sogno è quello di continuare ad indossare la maglia azzurra e diventare una calciatrice professionista».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2014
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