Bellora: “La piscina accantonata per le mutate condizioni economiche”
Il candidato di Cardano Vive spiega l'iter che ha portato all'accantonamento del progetto. «Per noi immutata la visione di una città che sa guardare oltre, che consolida ed amplia i servizi per i concittadini»
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Angelo Bellora, candidato sindaco di Cardano Vive, in merito alla questione della non-piscina in via Carreggia
La costruzione del centro natatorio comunale, meglio noto come "piscina", venne inserita nel programma amministrativo 2007-2012 del Sindaco Mario Anastasio Aspesi perchè si trattava di un’opera pensata per tutti i cittadini, non solo cardanesi, in grado di soddisfare la domanda sociale-ricreativa e sportiva di tutta la comunità.
L’intervento era stato concepito con il sistema del project financing, ovvero in collaborazione con un operatore privato, che si aggiudicò la gara coprendo al 100% il costo della sua realizzazione. Prova del reale interesse e del potenziale di sviluppo della struttura.
All’Amministrazione competevano l’acquisto dei terreni, la realizzazione delle opere viarie di accesso e la prestazione di una fidejussione, che garantisse il mutuo che l’operatore privato avrebbe acceso. Proprio quest’ultimo aspetto è stata la parte che si è poi rivelata come l’ostacolo decisivo per l’accantonamento dell’opera.
Infatti, la continua contrazione, da parte dello Stato, dei parametri finanziari e dei limiti all’indebitamento dei Comuni ha fatto sì che nel giro poco più di 2 anni si sia passati dall’avere una più che abbondante capienza finanziaria per la suddetta fidejussione, all’essere, di fatto, impossibilitati a poterla prestare. Questo e null’altro ha determinato il fermo della procedura.
Certo, la crisi economica ha spostato il centro dell’attenzione su altre tematiche, che l’Amministrazione di "Cardano Vive" ha fatto bene ad affrontare e a fronteggiare, ma in noi resta immutata la visione di una città che sa guardare oltre, che consolida ed amplia i servizi per i nostri concittadini. Su tutta la vicenda, come sul resto, c’è stata massima trasparenza.
Quindi, ad oggi e al di là dell’esito della parte giudiziaria della vicenda, per cui ci affidiamo con rispetto alla Magistratura Amministrativa, l’auspicio è che quanto prima Cardano e l’Italia possano ritrovare la fiducia e l’energia per uscire dalla crisi e ripartire verso un futuro di sviluppo, anche attraverso forme di rinnovata collaborazione con soggetti che ci permettano di realizzare un’opera ancora oggi attesa dalle famiglie, dai giovani, dagli anziani e dalle scuole cardanesi.
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