La Orica di Santaromita domina la cronosquadre del Giro
Inizia bene la corsa del varesino, anche se la maglia rosa va al canadese Svein Tuft. Discreta la Cannondale di Basso, già fuori gara Daniel Martin
Il Giro d’Italia di Ivan Santaromita inizia nel migliore dei modi, anche senza maglia rosa addosso. La sua formazione, la Orica Green Edge, ha infatti confermato i pronostici e ha vinto la cronosquadre di Belfast e ha permesso a uno dei dei suoi componenti di vestire l’insegna del leader della classifica. L’onore però non è toccato al 30enne di Clivio (unico italiano del team, che tra l’altro ha la sua base europea nel Varesotto) bensì al canadese Svein Tuft in occasione del suo 37° compleanno. In qualche modo però anche Tuft (foto)è legato alla nostra città: visse infatti un giorno di gloria in occasione dei Mondiali 2008 quando fu medaglia d’argento nella prova a cronometro individuale.
Alle spalle dell’Orica, ottimo secondo posto per la Omega Pharma capitanata da Rigoberto Uran, che ha pagato appena 5" ai vincitori; terza la Bmc di Cadel Evans a 7".
Positiva anche la prova della Cannondale di Ivan Basso, che non ha grandi specialisti di questo tipo di frazioni. Il team verde è arrivato settimo e il cassanese, giunto al Giro senza la forma dei giorni migliori, ha concesso a Santaromita e soci 53", neppure troppi.
La tappa di Belfast ha però già tolto al Giro un protagonista atteso, l’irlandese Daniel Martin (vincitore anche di una recente Tre Valli): il capitano della Garmin è stato vittima di una caduta rovinosa, non ha potuto portare a termine la prova e si è quindi ritirato con una sospetta frattura. Corsa rovinata anche per il suo compagno Hesjedal, vincitore della maglia rosa due anni fa e classificato con un ritardo di 3’26". A 4’06" il giovane carnaghese Eugenio Alafaci che ha perso le ruote dei compagni della Trek; male tra gli uomini di classifica lo spagnolo Joaquim Rodriguez.
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