“Mister Ignis”, l’operaio che fondò un impero, arriva su RaiUno

La fiction sulla vita di Giovanni Borghi è tratta dal libro del giornalista Gianni Spartà. Realizzata in due puntate da Rai Fiction e Renzo Martinelli, andrà in onda lunedì 12 e martedì 13 maggio alle 21

Arriva finalmente in prima serata su RaiUno la fiction in due puntate "Mr. Ignis", dedicata alla vita di Giovanni Borghi. Il film, diretto dal regista Luciano Manuzzi, prodotto da Rai Fiction e Martinelli Film Company International, ha come protagonisti Lorenzo Flaherty, Anna Valle e Massimo Dapporto. È stato girato nel 2013 anche a Varese, in diverse location, tra cui gli stabilimneti di Comerio della Whirlpool, una volta Ignis. Le due puntate andranno in onda su RaiUno lunedì 12 e martedì 13 maggio 2014 alle 21. Il trailer della fiction Mister Ignis


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Mister Ignis da lunedì su RaiUno 4 di 9

LA TRAMA
“Mister IGNIS” racconta la storia di uno dei grandi imprenditori italiani che hanno contribuito a ricostruire un Paese devastato da una guerra assurda. Sono anni in cui, per la prima volta, le famiglie italiane iniziano a godere di un benessere sino ad allora sconosciuto. E il sogno di Giovanni Borghi (Lorenzo Flaherty) era proprio questo: portare il benessere nelle case delle famiglie italiane. Un benessere che era fatto di fornelli a gas, di frigoriferi, di lavatrici…
Giovanni Borghi viene mandato, ancora ragazzino, “a bottega”. Non nella bottega di suo padre Guido (Massimo Dapporto), che possiede una piccola officina che fabbrica fornelli elettrici, ma nella bottega di un conoscente. Perché il carattere e il mestiere si formano solo “sotto padrone”, come si diceva allora.
I Borghi abitano a Milano, nel quartiere dell’Isola, a Porta Garibaldi. Giovanni va a scuola e a bottega nello stesso tempo. E la sera, per aiutare la famiglia, suona il piano nei cinematografi che proiettano i film muti. Anche per questo, qualche volta, il maestro lo trova addormentato sul banco, durante le lezioni. I bombardamenti su Milano distruggono la piccola officina e i Borghi sono costretti, come molte altre famiglie, a sfollare nella provincia di Varese.
Hanno perso quasi tutto. Ma Giovanni non si arrende: sprona il padre e i fratelli a rimboccarsi le maniche e a ricominciare. Inizia così la grande avventura dell’uomo che sarà affettuosamente chiamato dai suoi operai: “cumenda”, Commendatore.
La piccola officina diventa una piccola fabbrica. E, sulla nuova fabbrica, una luce illumina la statua che riproduce la Madonnina del Duomo di Milano. La stessa che c’era sul tetto della vecchia officina. La stessa che ci sarà su tutti gli stabilimenti dei Borghi…

I PRIMI COMMENTI

«Mister Ignis è una fiction che per Varese è un orgoglio, un modo per far conoscere al grande pubblico uno dei personaggi più importanti per il nostro territorio e l’Italia intera». Il sindaco Attilio Fontana invita i varesini a non perdere la miniserie in due puntate in onda su Rai Uno in prima serata lunedì 12 e martedì 13 maggio alle ore 21

La Whirlpool sta intanto organizzando nella sede di Comerio una serata di lancio, in concomitanza con la prima puntata. «Il mio ringraziamento – precisa il sindaco – va innanzitutto a Gianni Spartà, che con il suo libro ha raccontato la vita di Giovanni Borghi. Dalle sue pagine nasce il film: l’anno scorso ho avuto modo di conoscere il cast. Sono curioso di vedere il risultato finale, ma sono certo che il protagonista Lorenzo Flaherty saprà interpretare al meglio il nostro cumenda. Ricordare Borghi significa immergersi in un periodo incredibile per la nostra provincia, ai vertici dell’industria e dello sport, con la passione di un uomo che è diventata la voglia di fare e di operare di un intero territorio. Tutti noi siamo grati all’uomo che è stato il simbolo del boom economico degli anni ’60, il mitico Mister Ignis che ha tra l’altro contribuito a migliorare la vita quotidiana degli italiani».
Spiega lo scrittore e giornalista Gianni Spartà: «Questa fiction è un omaggio alla Varese felice degli anni del miracolo che a queste latitudini poté contare su un grande italiano da non dimenticare. Diede lavoro e sport e in entrambi i campi vinse. La Rai non a caso ha scelto un sottotitolo di notevole significato: l’operaio che fondò un impero». Questa sera se ne parlerà a "Porta a Porta".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2014
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