Oltre il muro, i detenuti immaginano una nuova vita
Mercoledì pomeriggio si è svolta a Villa Recalcati la premiazione del quarto concorso artistico-letterario per persone in carcere
Torna, si consolida e si arricchisce l’annuale appuntamento cittadino del Concorso Artistico-Letterario per Detenuti, che tanto ha coinvolto negli anni scorsi, invitando così gli organizzatori a proseguire e riproporre l’iniziativa alla sua quarta edizione. È ormai una prassi consolidata all’interno delle carceri realizzare laboratori creativi tra le attività proposte per costruire il percorso della persona detenuta e favorire il suo possibile reinserimento nella società. «Molte sono le iniziative a livello nazionale, ma il nostro concorso si distingue– ci dice Maria Mongiello, Responsabile Area Trattamentale della Casa Circondariale di Varese e anima dell’iniziativa – perché si è sempre volutamente mantenuto a livello regionale, valorizzando la territorialità e dando voce ed espressione alle persone ristrette presso gli istituti lombardi: proprio perciò, è prevista la partecipazione alla serata di alcuni detenuti che hanno preso parte al concorso e che stanno scontando la loro pena in misura alternativa o in permesso premio».
La partecipazione territoriale è cresciuta di anno in anno: in questa edizione, hanno partecipato 15 Istituti Penitenziari su 18, complessivamente sono state selezionate 167 opere tra racconti, poesie ed elaborati artistici realizzati da detenuti italiani e stranieri. Questi laboratori sono più strutturati e infatti una buona parte dei lavori provengono da attività interne agli istituti, come per esempio nel caso dell’Istituto a Custodia attenuata per donne madri (Icam) e San Vittore di Milano. «La Casa Circondariale di Varese, che è promotrice dell’iniziativa, ha realizzato due laboratori interni, ai quali hanno partecipato complessivamente circa 20 persone con provenienze, lingue e livello di istruzione molto eterogenei – ci racconta Sabrina Gaiera, Agente di Rete del Consorzio Sol.Co. Varese: nonostante ciò, il tema del bando, decisamente non facile, ha premiato l’originalità del pensiero e dello stile. Al centro di ogni realizzazione, un profondo lavoro su sé e sulla propria esperienza di vita, con un occhio rivolto alle speranze e alla paura per un futuro incerto.
Ogni anno cerchiamo un nuovo tema stimolante, diverso dai precedenti e, in un contesto come quello carcerario, tutto fa contrasto e la precarietà si scontra con la costanza, con la tenacia e con le energie che quotidianamente si mettono in gioco. Anche quando tutto sembra ancora più difficile, si lotta per perseverare e andare avanti, comunque».
Il "dentro" e il "fuori" del carcere s’incontrano, in un pomeriggio di primavera. La sala è affollata anche quest’anno, la costanza degli operatori paga. Si approfondiscono temi: la parola, la scrittura, la libertà, la fatica dello stare dentro e il desiderio intrigante di immaginare il fuori. Oltre il muro Francesco ha ritrovato la sua famiglia e dall’8 maggio immagina una vita possibile; oltre il muro Raphael, che è presente grazie ad un permesso premio, dopo la ribellione pensa alle responsabilità che lo aspettano. Oltre il muro Stefania ritroverà “lei”, la libertà. Le parole, i colori e le forme delle opere si alternano a momenti di emozione e di celebrazione. La Casa Circondariale di Varese e i suoi operatori sono presenti in sala , la serata si anima in modo lineare, gli applausi non mancano e forse possono arrivare anche dentro il muro, dove qualcuno ora sta scrivendo una parola e tracciando una linea colorata per non essere dimenticato e per continuare a sperare.
Oltre ai primi tre classificati nelle due sezioni, sono state attribuite menzioni speciali, due delle quali in ricordo di due personalità significative della cultura varesina e non solo, Bruna Brambilla e Giuseppe Romano. I riconoscimenti in cifre vanno da 200,00 a 300,00 euro per i primi classificati nelle diverse sezioni. Per la serata è prevista la presenza di diverse autorità pubbliche: oltre alla Provincia di Varese, padrona di casa, saranno presenti il Direttore del Carcere, il Comune di Varese e ASL. La quarta edizione del concorso artistico/letterario è realizzata da: Ministero di Giustizia – Provveditorato Regionale Lombardia; Ministero di Giustizia – Casa Circondariale di Varese; Consorzio Sol.Co. Varese; Auser Varese; Associazione Assistenti Carcerari di San Vittore Martire; UISP Varese. Con il patrocinio della Provincia di Varese e del Comune di Varese. Enti finanziatori: Regione Lombardia – Famiglia e Solidarietà Sociale – e ASL Varese, in qualità di finanziatori del progetto “AdR Nord”, che vede Enaip Lombardia come capofila in continuità con precedenti interventi, tra cui il noto Agenti di Rete; e ancora Fondazione Comunitaria del Varesotto e Fondo Danilo Dolci. Si ringrazia per il contributo economico: BCC – Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.
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