Provvidenza, i video dei maltrattamenti fanno scattare licenziamenti e sospensioni

Nas e Procura hanno osservato per mesi, attraverso le telecamere nascoste, quello che accadeva in alcune stanze dell'istituto. Scattano i primi provvedimenti del presidente e del direttore che hanno visionato le immagini

Le telecamere della Procura e dei Nas hanno registrato per settimane intere quello che accadeva in una delle stanze della casa di riposo “La Provvidenza” di Busto Arsizio. Lo storico istituto bustocco è finito da qualche tempo sotto la lente di ingrandimento del sostituto procuratore Nadia Calcaterra che sta indagando su una serie di maltrattamenti nei confronti di alcuni ospiti che – dopo una serie di denunce anonime – hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre medici e due operatrici. Lo stesso presidente della casa albergo e il direttore sono stati ascoltati dagli inquirenti dopo aver visto alcuni dei video che mostravano alcuni abusi da parte di almeno due operatori sugli ospiti. La visione di queste immagini ha portato al licenziamento dei due operatori indagati e la sospensione di due medici che non avrebbero vigilato su quanto accadeva.

I VIDEO – Nei video non ci sono scene di violenza esplicita ma trasparirebbero alcuni comportamenti che definire “poco professionali” sembrerebbe un eufemismo. In alcune sequenze si vedrebbe un’ospite “contenuta” su una sedia, ovvero legata in modo che non possa alzarsi; l’anziana cerca di allungarsi per raggiungere la colazione ma non riesce ad arrivarci perchè posizionata troppo distante e, nonostante le proteste, la sua voce resta inascoltata; in un altro video si vedrebbe un altro operatore che fa odorare all’anziano ospite un fazzoletto sporco delle sue stesse feci e ancora anziani che non non vengono lavati per lunghi periodi o lasciati con gli indumenti sporchi di urine e feci, gesti di stizza nei confronti di ospiti recalcitranti. Lo stesso direttore  avrebbe chiesto al magistrato di sospendere la visione dei video perchè disgustato da quanto veniva loro mostrato.

LA POLITICA – Proprio queste immagini avrebbero indotto i vertici della casa di riposo ad intervenire immediatamente e con durezza per difendere il buon nome della struttura. Solo qualche giorno fa sia il presidente(al timone della Provvidenza da circa un anno, ndr) che il dirigente avevano incontrato i consiglieri comunali, che fanno parte della commissione servizi sociali, per un’ispezione all’interno dei reparti e per un colloquio con gli stessi dirigenti. In quell’occasione il presidente Gobbi aveva espresso tutto il suo rammarico per quanto stava emergendo dall’indagine ma aveva ottenuto solidarietà dagli stessi consiglieri che avevano assicurato il loro appoggio alla volontà di fare chiarezza.

                                       L’IPOTESI DI OMICIDIO COLPOSO

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Maggio 2014
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