Bed and Breakfast, quando la tua casa diventa culla del turismo varesino

In attesa dell'assemblea annuale di Aigo, l'associazione che raduna i bed and breakfast varesini, abbiamo raccolto le testimonianze di Alfredo dal Ferro e Adriana Cosatti, proprietari "di lungo corso" di B&B varesini

L’esperienza del Bed and Breakfast, dedicata a chi ha una casa e pensa di sfruttarne appieno i locali vuoti, è per natura un "di più" rispetto alle proprie attività (la normativa, per esempio, non prevede la partita Iva e ha formalità molto semplificate) ma è una straordinaria occasione di incontro, oltre che un metodo originale per far fruttare una porzione di casa lasciata libera dalla vita: figli che se ne vanno, cambi in famiglia, situazioni patrimoniali cambiate hanno uno sfogo in questa nuova attività, che permette di "riempire" la propria casa di nuove opportunità.

Ma è anche un’esperienza personale notevole, oltre che un vero e proprio business che, a dispetto delle previsioni di amministrazioni e privati, sta prendendo piede: basti pensare ai numeri sciorinati dall’assessore Sergio Ghirighelli per la città di Varese, che vede nel suo territorio 22 alberghi ma ben 19 bed and breakfast. Come fare per entrare a fare parte di questo crescente numero di operatori turistici,  molto graditi all’estero (Oltre la metà delle presenze è straniera) sarà meglio spiegato nell’assemblea annuale di Aigo-BBVarese, che è prevista a Varese per martedì prossimo.

Intanto, abbiamo voluto raccogliere qualche esperienza "dal vivo", partendo da Alfredo Dal Ferro (a destra nella foto), presidente di Aigo-BBVarese, proprietario del Bed and Breakfast Villa Monte Rosa a Castronno: «Abbiamo deciso di aprirlo quando i figli se ne sono andati, e io avevo chiuso tutte le mie attività. Tutto d’un tratto, ci siamo trovati un po’ di camere libere in casa e cosi ci siamo detti: perchè no? Abbiamo ristrutturato le camere aggiungendo i bagni e siamo partiti. Io avevo anche un vantaggio in più: ero un informatico, ho avuto uno dei primi negozi di informatica in Italia, agli inizi degli anni 80 a Gallarate. Così mi sono creato da me il sito e ho avuto riscontri immediati. Ora io e mia moglie Elena siamo coinvolti in questa nuova avventura dal 2006». Tra gli ospiti, sono in tanti ad essere stranieri: «Con alcuni di loro abbiamo una specie di consuetudine annuale: passano da noi ogni volta che vanno al mare in vacanza. villa monte rosaArrivano dal Belgio, dalla Germania, magari sono diretti al sud, e fanno tappa da noi. E’ piacevole».

Tra gli ospiti stranieri, ce ne sono stati anche di particolarmente importanti: gente che potrebbe tranquillamente soggiornare in un "cinque stelle", ma che con la famiglia sceglie una dimensione più tranquilla: «Tra i miei ospiti ho avuto anche il vicepresidente di una compagnia aerea francese, che ha voluto qualche anno fa conoscere le zone con la famiglia, senza troppi clamori – Ha spiegato Dal Ferro – E mi sono capitate anche le alte sfere di una grande multinazionale americana dell’informatica».

Villa adrianaOspiti particolari sono di casa anche a Villa Adriana, a Varese: «Ho aperto il mio Bed and Breakfast nel 2008, convinta da chi si occupava dell’ufficio turistico in occasione dei mondiali di ciclismo del 2008 – spiega Adriana Gosatti (a sinistra nella foto), Lombarda doc malgrado l’aspetto nordico – Casa mia era già aperta agli ospiti, ma loro mi hanno convinta a farlo più "professionalmente", dicendomi che Varese aveva bisogno di camere. Erano i tempi in cui stavano costruendo due hotel enormi, mi sembrava impossibile che ci fosse un reale bisogno di accoglienza, ma io ci ho provato lo stesso, con le mie quattro camere. Ed è iniziato tutto subito benone: abbiamo ospitato i parenti del campione del mondo spagnolo (Oscar Freire Gomez, ndr). Dopo i mondiali di ciclismo, in molti mi hanno detto “non verrà più nessuno”, e invece non ho mai più smesso».
Da allora nella casa di Adriana, che condivide con i figli universitari, sono arrivati musicisti, attori, artisti: «Tra gli ultimi clienti, anche la troupe di uno spot al completo: hanno saturato la villa per giorni. E’ stato complesso, ma molto interessante».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Giugno 2014
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