L’Italia che fece scoppiare la prima guerra mondiale a Villa Calcattera

Franco Cardini e Sergio Valzania presentano il libro "La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò la Prima Guerra Mondiale" in occasione del centenario dallo scoppio del conflitto che insanguinò il continente

Giovedì 26 giugno alle ore 21 nella sala del camino di Villa Calcaterra, nell’ambito del percorso di valorizzazione della memoria storica e in occasione del centesimo anniversario della prima guerra mondiale, Franco Cardini e Sergio Valzania presenteranno il libro “La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima guerra mondiale”.
Gli autori, che avevano già operato in sinergia pubblicando nel 2006 il libro “Le radici perdute dell’Europa”, ricostruiranno la catena di eventi che condusse alla tragedia del conflitto, evidenziando il ruolo chiave svolto dalla guerra italo-ottomano del 1911, che gli italiani chiamano di solito “guerra di Libia” e che gli studiosi e l’opinione pubblica considerano come un episodio secondario della storia coloniale euro-africana, ma che per gli autori è il momento in cui – dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente – l’Italia riapre la stagione dei conflitti invadendo le province ottomane di Tripolitania e Cirenaica. Quali sono le premesse e le responsabilità dell’Italia nella tragedia annunciata del ’14? Annunciata, anche se non inevitabile, in quanto nulla nella storia era già scritto. Spetta forse all’Italia l’aver “dato il la” alla finis Europae e al “tramonto dell’Occidente”? “Se è così – scrivono gli autori – “non vanno comunque dimenticati i molti e gravi problemi ai quali, nel ’14, si cercò di rispondere con le armi: quello sociale anzitutto, insieme con quello rappresentato dallo sfruttamento colonialistico al quale la scienza positivistica porgeva l’alibi della superiore civiltà occidentale e del “fardello dell’Uomo Bianco”, tanto simile al fagotto del ladro.”
Ad accompagnare gli autori nella presentazione, che fa parte degli eventi collaterali della Giornata del Ringraziamento, saranno il direttore del carcere Orazio Sorrentini e il direttore dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, Andrea W. Castellanza.

Franco Cardini (Firenze 1940) insegna Storia medievale alle università di Firenze e di Bari; da Mondadori ha pubblicato: Il Barbarossa (1985), Francesco d’Assisi (1989), La vera storia della Lega lombarda (1991), Quell’antica festa crudele (1995), Alla corte dei papi (1995), Giovanna d’Arco (1998), Il guardiano del Santo Sepolcro (2000, con Simonetta della Seta) e Le radici perdute d’Europa (2006, con Sergio Valzania).
Inoltre ha scritto: I re magi: storia e leggende (2000), Europa e Islam: storia di un malinteso (2001), In Terrasanta: pellegrini italiani tra Medioevo e prima età moderna (2002), L’invenzione dell’Occidente (2004), Il libro delle feste: il cerchio sacro dell’anno (2004).

Sergio Valzania (Firenze 1951), storico e studioso della comunicazione, autore radiofonico e televisivo, dal 2002 al 2009 ha diretto i programmi radiofonici della RAI. Dal 2001 insegna all’Università di Genova e dal 2010 alla Luiss di Roma. Ha scritto su “La Nazione”, “Avvenire”, “la Repubblica”, “il Giornale”, “L’Indipendente”, “Liberal”. Fra le sue opere di storia militare si ricordano: Retorica della guerra (2002), Jutland (2004), Austerlitz (2005), Sparta e Atene (2006), Le radici perdute dell’Europa (2006, con Franco Cardini), Wallenstein (2007), Uboot (2011) e I dieci errori di Napoleone (2012).

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Pubblicato il 25 Giugno 2014
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