Stallo giunta, il PD: “Il voto ha premiato i nostri candidati”

Sale la tensione politica: a quasi un mese dalle elezioni non ci sono assessori. Dozio: «Nonostante gli accordi pre e post-elezioni, la scelta è in alto mare per i dissensi interni alla lista “Cardano vive”»

Sale la tensione politica a Cardano al Campo dove, a quasi un mese dalle elezioni, non c’è ancora la giunta. Perchè? A dirlo oggi in modo molto esplicito è il Partito Democratico cittadino. «Nonostante gli accordi pre e post-elezioni, la scelta della giunta del sindaco è in alto mare a causa dei dissensi interni alla lista civica “Cardano vive”».
La coalizione del centrosinistra è composta da PD, Sel, Idv, Rifondazione Comunista e Socialisti.
Gli "accordi" prevedevano una rappresentanza di tutti i partiti nella giunta (cinque assessori, con la parità di genere da garantire, quindi 3 + 2) e una sorta di continuità con la giunta Prati. Ma fra il passato e il presente c’è un passaggio fondamentale: il voto dei cittadini e le preferenze espresse per i candidati al consiglio comunale. Preferenze che, numeri alla mano, hanno "premiato" più i candidati del PD e i nuovi volti rispetto agli uscenti. Ad esempio Marco Zocchi (Rifondazione comunista, già presidente del Consiglio comunale) al secondo mandato e l’assessore Enrico Pozzi (Sel) sono rimasti fuori. Fra gli iscritti al PD invece Vincenzo Proto ha avuto oltre 300 preferenze, Annalisa Carù 180, l’uscente Elena Mazzucchelli 168 e il giovane Stefano Dozio 133.
Ed è anche (ma non solo) dai numeri che nascono i nodi che il sindaco Angelo Bellora non riesce a sciogliere dal 26 maggio.

E ora il PD, con il segretario Luigi Dozio, ha deciso di non aspettare più. «Come segretario di partito e, soprattutto come cittadino, confido in una maggiore presa di coscienza da parte della lista civica, nell’anteporre le istanze dei cittadini e nel riconoscere la portata dell’espressione del loro voto. Che, se da un lato esprime la volontà di “estendere” il mandato in memoria di Laura Prati, dall’altro chiede un radicale cambio di passo ed elegge, in modo chiaro e trasparente, nuove figure alla guida della città. Ai primi posti della graduatoria, i candidati eletti sono in quota Pd. È un dato incontrovertibile, che non si può ignorare. A meno che non si vogliano deliberatamente eludere le basi elementari della democrazia».
Il tempo massimo per scegliere e comunicare la giunta è martedì 24 giugno alle 21 in occasione della prima seduta del Consiglio comunale. Certo non riuscire a chiudere la squadra prima sarebbe un segno di spaccatura sempre più forte nella maggioranza. «Da parte di tutta la segreteria confermiamo fiducia e sostegno al sindaco Bellora» conclude Dozio. Resta da capire cosa ne pensano gli altri partiti che molto probabilmente, dopo questa uscita pubblica del PD, non tarderanno a far sentire la loro voce. Intanto alla guida della città resta solo Bellora che in poche settimane ha già dovuto affrontare la situazione acqua e la brutta "svista" di martedì sulla prima seduta del processo per la morte di Laura Prati (oggi Sel gli ha inviato una lettera aperta su quanto successo).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Giugno 2014
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