Mondiali under 23, già al lavoro i “maghi degli scafi”
Il Parco Zanzi ospita gli stand delle aziende che garantiscono l'assistenza tecnica agli atleti e la riparazione di barche e accessori. E c'è anche una rappresentanza tutta varesina
Il lungolago della Schiranna in questi giorni è in fermento: giovani atleti di ogni nazione transitano davanti al Lido tra un allenamento e l’altro, i coetanei varesini inquadrati nella folta schiera dei volontari iniziano a prendere confidenza con le proprie mansioni, decine di tecnici e operai lavorano per completare le diverse strutture in tempo utile.
Tra questi anche gli uomini che possono rivelarsi fondamentali per ottenere una medaglia: sono i tecnici specializzati delle aziende che producono gli scafi e gli altri accessori utilizzati a bordo dai canottieri di ogni parte del mondo, i cosiddetti service providers, che hanno preso posto in uno spazio del Parco Zanzi e hanno già cominciato ad assistere le varie squadre nazionali.
«Siamo arrivati dagli Stati Uniti e garantiamo l’aiuto, in caso di necessità, per chi utilizza il nostro materiale» racconta il sorridente Dave Gomez, che presidia lo stand della "Concept2", azienda del Vermont specializzata in remi. «Qui vedete alcuni remi dell’Italia e dell’Ucraina, ma nel camion abbiamo quelli coreani, cechi e tanti altri» conferma mentre si mette in posa per una foto, «così i miei parenti mi vedono al lavoro».
Tra i fornitori autorizzati presenti c’è anche chi arriva da vicino: si tratta della Martinoli di Arcisate, che produce tutti gli accessori necessari ai canottieri ad eccezione delle imbarcazioni. «Dai sedili alle guide, dalle manopole agli scalmi e tanto altro ancora» racconta Davide Martinoli. «Per noi lavorano una serie di artigiani che hanno le proprie botteghe nella zona o comunque in Italia; utilizziamo molti materiali diversi e per questo abbiamo parecchi fornitori che ci garantiscono alta qualità».
Sempre italiani, ma di Donoratico, sono invece i tecnici della "Filippi", azienda che produce proprio gli scafi. «Nel nostro stand arrivano tante squadre a cui forniamo gli scafi, compresa la nostra nazionale» confermano gli uomini della "Filippi" con il proprio tipico accento livornese. Uno di loro sta stuccando con maestria un piccolo foro apertosi in un braccio ad ala in carbonio: anche da un dettaglio simile passa la prestazione dei ragazzi che da mercoledì si daranno battaglia sul Lago di Varese. E un problema tecnico può fare la differenza tra chi si invola verso una medaglia e chi deve alzare bandiera bianca: per questo l’attenzione è massima anche da queste parti.
GUARDA la galleria fotografica di lunedì 21 dalla Schiranna
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