Protezione civile, i véci fanno le valigie. Il sindaco: “Ripensateci”

Una lettera al direttore lamenta le dimissioni in blocco del gruppo di volontari locali dopo l'apertura dell'amministrazione alle "nuove leve". La risposta del sindaco

protezione civileEpisodi di sana rivalità. Non tutti sanno che nelle associazioni di volontariato, spesso anche in quelle che hanno a che fare col soccorso sanitario, ma anche in tante attività legate all’aiuto della popolazione, la rivalità esiste. Anche quella di natura generazionale. Accade che a Induno Olona l’avvicendamento del gruppo dirigente della protezione civile, con un’apertura alle nuove leve, produca risentimento da parte dei "vecchi", che decidono di lasciare.
Scegliamo di pubblicare questa lettera che tratta di un tema caro a milioni di taliani – il volontariato – non tanto per denunciare, in questo caso, una carenza; piuttosto per testimoniare come in molte realtà anche strutturate della nostra provincia l’orgoglio di indossare una divisa non è fine a se stesso ma viene a volte rivendicato come attestato di cura verso una comunità.
Ci auguriamo che la risposta del sindaco, che pubblichiamo in calce ad una lettera giunta in redazione, faccia rientrare questa "crisi", sicuramente non di "vocazioni".
(ac)

Egregio Direttore,
approfitto di questo spazio per segnalare cosa sta succedendo ad Induno Olona.
Domenica 13 luglio, da un articolo di un quotidiano locale, apprendevo che il gruppo di Protezione Civile di Induno Olona risultava formato da 14 volontari "over 60 " e da 11 uomini e donne tra i 20 ed i 40 anni e che il Sindaco di Induno aveva appena nominato un nuovo coordinatore scegliendo uno dei "giovani ".
L’articolo lasciava intendere che non ci fosse alcun problema e che, con decisione saggia e lungimirante del Sindaco, si fosse attuato "un ricambio generazionale nel segno della continuità".
Quindi tutto bene ?
Non proprio perché, a metà settimana, vengo a sapere che ben 13 (tredici) volontari avevano deciso di dimettersi proprio a causa della decisione del Sindaco, arrivata come un fulmine a ciel sereno e senza valide motivazioni. Il ricambio generazionale è un’ottima cosa ma va attuato per gradi e quando si è certi che la persona prescelta abbia i requisiti di esperienza e formazione necessari per ricoprire questo incarico.
Mi viene quasi da pensare che qualcuno sia stato colto da un attacco di "giovanilismo renziano" con conseguente rottamazione ….
Mi preoccupa il fatto che i 13 dimissionari siano proprio quelli che svolgevano la maggior parte del lavoro " sul campo ", tutti gli Indunesi li avranno certamente visti al lavoro e spesso si prestavano volontariamente anche per compiti non strettamente attinenti alla Protezione civile.
In pratica la protezione civile di Induno Olona è stata azzerata poiché se ne sono andati gli uomini operativi quelli su cui si poteva contare in caso di necessità
Non ci resta che sperare che non succeda nulla …
Indunese preoccupata
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Egr. direttore,
ho appreso, con sincero e profondo rincrescimento, la decisione di alcuni membri del nostro gruppo di Protezione Civile che tanto bene e a lungo hanno collaborato a illustrare con il loro prezioso servizio volontario, di lasciare il loro prezioso ruolo.
A tutti loro ho già chiesto personalmente di riconsiderare le loro dimissioni, ritirandole, per continuare a offrire il loro contributo d’esperienza e motivazione al Gruppo.
Come ho avuto modo di spiegare – a loro tutti e ancor prima al sig. Campi, loro coordinatore storico – la Protezione Civile indunese ha vissuto in questi giorni un cambio di responsabilità al vertice, non determinato da alcuna mancanza, inefficienza o inadeguatezza da parte loro, da nessun intento punitivo o tantomeno politico, ma da una semplice quanto indispensabile esigenza di rinnovamento della sua dirigenza: una decisione che ho assunto io come Sindaco pro tempore, ma che giunge al termine di un percorso avviato, con molta delicatezza, molti e molti mesi or sono, come anche ha riconosciuto nel corso del nostro colloquio il sig. Campi.
Il passaggio di consegne infatti non è stato certo improvviso, ma anzi preparato – e vorrei dire quasi “reso naturale” – negli ultimi due anni dall’ingresso di un cospicuo gruppo di giovani volontari che si sono accostati alla loro attività con rispetto e ammirazione, cercando di ambientarsi nel loro gruppo storico, che è peraltro molto coeso e cementato da una frequentazione ormai ventennale, oltre che significativamente distinto da loro per età anagrafica.
Penso che la loro esperienza e le loro capacità, morali ancor prima che operative, possano
dare grande aiuto e sostegno ai giovani che da qui ai prossimi dieci, venti, trenta anni – mi auguro – potranno tenere in vita questo sodalizio così amato dalla popolazione e stimato dall’Amministrazione, dando continuità all’azione da loro intrapresa nelle scorse decadi.
Il rinnovamento nella carica di coordinamento, oltre a dare nuovi stimoli a tutto il gruppo, anche nell’ottica di un’evoluzione nell’utilizzo delle tecnologie più avanzate, non preclude assolutamente la collaborazione di nessuno di loro, come ho avuto modo di dire con chiarezza nell’incontro che abbiamo avuto venti giorni or sono, anzi: l’immissione di forze nuove nel Gruppo potrà sollevarli dalle incombenze più pesanti e gli consentirebbe di dedicarsi ai settori della Protezione Civile che maggiormente gradiscono senza gli assilli di dover prestare un servizio molto spesso fisicamente oneroso. Il vigore giovanile (mettiamoci anche l’entusiasmo, la faccia tosta e – perché no? – l’inesperienza dei giovani, quella stessa che più o meno avevano anche loro all’inizio, quando nacque a Induno la ProCiv) e la sapienza dei più esperti… quale migliore connubio? Quale unione più feconda, nella logica naturale del ciclo del lavoro e della vita?
Ho chiesto a loro con forza di non sottrarsi con un atto d’orgoglio comprensibile (ma forse dettato più dalla passione del momento e dall’amicizia col sig. Campi che dalla razionalità) a questo passaggio importante per la nostra Protezione Civile: le nuove leve e la popolazione tutta, ancora una volta, gli sarebbero grati per la loro generosità.
Con stima.

Marco Cavallin
Sindaco di Induno Olona

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Luglio 2014
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