“Acqua, Aria e Territorio” in mostra a Palazzo Cicogna

Sarà inaugurata il 13 settembre alle ore 18.00 alle Civiche Raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna la mostra dedicata ai dieci anni di attività del gruppo CCCZ.

Sarà inaugurata il 13 settembre alle ore 18.00 alle Civiche Raccolte d’arte di Palazzo Marliani Cicogna la mostra Acqua, Aria e Territorio – 2004 – 2014 dieci anni di attività del gruppo CCCZ.
La rassegna, a cura di Ettore Ceriani, comprende opere dei pittori Massimo Conconi ed Emilio Corti, e degli scultori Ignazio Campagna e Marco Zanzottera, tutti docenti presso il Liceo Artistico di Varese, legati dalla comune formazione artistica presso l’Accademia di Brera: quattro esperienze artistiche differenti, quattro espressività diverse che si confrontano su temi comuni. Così gli autori:
 

Questi temi, che ci hanno consentito di sviluppare una serie di opere pittoriche e plastiche nel decennio che va dal 2004 al 2014, ci sono stati suggeriti da incontri e confronti con diverse persone che gravitano nel campo dell’arte. Nel 2004 il critico, Luigi Cavadini, ci ha suggerito di sviluppare il tema dell’acqua, già empiricamente presente nei nostri percorsi creativi, sono nate così la serie di esposizioni accompagnate dal catalogo “Sul filo dell’acqua” con testi critici dello stesso Cavadini. La frequentazione assidua, a partire dal 2007, con il critico Ettore Ceriani, amico da molti anni, ci ha suggerito una “Riflessione 1992-2007” che è stato il tema di alcune esposizioni con opere comprese dal 1992, data di costituzione del nostro Gruppo Artistico, al 2007.
L’incontro con Luigi Sangalli e la sua “passione” per il paese dipinto di Arcumeggia è stato all’origine della mostra “Omaggio ad Arcumeggia”, comprendente opere degli anni 2010-2011, quale nostro sentito tributo a questa importante realtà artistica del territorio della nostra Provincia, che ospita una esemplare galleria all’aperto di maestri del novecento italiano. Il catalogo con presentazione critica di Ettore Ceriani è stato arricchito dagli scritti di Alberto Bertoni e Raffaella Ganna. Ancora Ettore Ceriani è stato l’estensore del testo critico apparso nel catalogo “Aria – declinazioni artistiche”; l’Aria è stato, infatti, il tema al quale ci siamo dedicati in questi ultimi tre anni, sfociato nell’esposizione al Museo “E. Butti” di Viggiù nel maggio 2012. In questi due ultimi anni (2013-2014) abbiamo ampliato la nostra produzione con nuove opere sempre inerenti ai temi sopra citati e stiamo mettendo in cantiere opere che trattano altri due elementi “la terra” e “il fuoco”; alcune di queste nuove opere verranno esposte in questa mostra per la prima volta, accompagnate dall’ampio catalogo “Aria – declinazioni artistiche”. Questa esposizione è stata pensata allo scopo di portare a conoscenza del pubblico bustocco una sintesi del nostro lavoro artistico degli ultimi dieci anni.

Scrive a proposito dell’esposizione di Busto Arsizio Ettore Ceriani:

“Il gruppo CCCZ, su invito della Amministrazione Comunale, apre a Busto Arsizio una rassegna centrata sui confronti di gruppo realizzati negli ultimi dieci anni, riguardanti tematiche a carattere ecologico naturalistico. La mostra raccoglie lavori significativi, utilizzati per esposizioni precedenti ed opere, inedite, appositamente realizzate per l’esposizione di Palazzo Cicogna, durante la quale i quattro intendono celebrare la loro prima esposizione di gruppo a Busto Arsizio, avvenuta venti anni or sono (era il 1994), presso la galleria ‘Il Punto Sette’. Quella di Busto è una mostra significativa non solo per la qualità delle opere esposte e la singolarità espressiva degli autori, ma anche perché si pone in modo interlocutorio nei confronti dei visitatori, richiedendo agli stessi una profonda riflessione su tematiche di grande attualità nella società contemporanea. Campagna, Conconi, Corti e Zanzottera sono ricorsi ai propri particolari immaginari alle loro singolari culture, ai loro specifici ed oramai collaudati linguaggi: le loro opere mi sembrano soprattutto trasognate perché calarsi nell’aria vuol dire, per un artista, dar vita alla speranza, a quello che non c’è, ma potrebbe esserci. Del resto il sommo Leonardo ha scritto:” perché vede più certa la cosa l’occhio ne’ sogni che colla immaginazione stando desto"

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Pubblicato il 12 Settembre 2014
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