Calzaturificio Borri: “Entro l’anno diremo cosa farne”

Sarebbero quasi pronti i documenti per dire che fare della vecchia fabbrica comprata nel 2001 per 8 miliardi di lire e subito abbandonata. E il Sindaco Farioli annuncia: “Organizzeremo una due giorni di approfondimento sulla valorizzazione del patrimonio"

Si devono usare ancora le lire per parlare del Calzaturificio Borri: 8 miliardi di lire, per la precisione. Questa è la cifra che nel 2001 è uscita dalla casse comunali per acquistare la struttura che, con una spesa di altri 15 miliardi, avrebbe dovuto accogliere gli uffici decentrati del Comune e, magari, «collegarsi con Palazzo Gilardoni con un tunnel sotterraneo», ricorda oggi il Senatore Giampiero Rossi. Sul caso si era avviata anche una commissione di inchiesta e si era interessata anche la magistratura ma nulla si è più mosso. Almeno fino ad oggi. 
«Questa amministrazione non concluderà il suo mandato senza dire cosa fare di quello stabile» dice risoluta l’assessore Paola Reguzzoni prima di annunciare che «entro l’anno prepareremo la scheda attuativa per l’opera» (un modo elegante per dire che si deciderà che farne, ndr). L’ex numero 1 di Agesp precisa fin da subito che «ormai i tempi sono cambiati e quindi ogni intervento dovrà prevedere il supporto dei privati» confermando dunque la linea che l’amministrazione sta segnando anche per gran parte degli immobili acquistati e abbandonati: il conventino, le ex carceri o il palaghiaccio. 

In realtà, escludendo i crolli, all’interno del Borri qualcosa nel tempo è cambiato. Era il 2011 quando Agesp appese un cartello (quello a destra) sulla facciata della vecchia fabbrica per lanciare il "concorso di idee" per salvare il Calzaturificio. «Vorremmo sapere che fine hanno fatto le idee che sono state presentante» chiedono ora in coro le opposizioni «anche perchè -affonda Angelo Verga (PD)- noi abbiamo dato ad Agesp il compito di valorizzare il nostro patrimonio. E qui invece crolla tutto». 
Dubbi, domande e prospettive future alle quali risponderà direttamente il Sindaco Gigi Farioli. «Il processo di valorizzazione del Borri è iniziato anche attraverso il PGT che lascia ampi spazi di manovra» premette Farioli prima di annunciare: «Tutti i dettagli sull’intervento che stiamo pensando saranno presentati in una apposita due giorni di approfondimenti sulla valorizzazione del patrimonio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2014
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