Chi sono gli italiani che Renzi ha incontrato nella Silicon Valley?

Dal responsabile del settore finanziario di Apple, al numero due di Amazon, sono tanti gli italiani che hanno fatto carriera nella Silicon Valley. Un breve elenco dei "cervelli" nostrani che il premier sta incontrando negli Usa

È iniziata ieri sera la settimana del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, negli Stati Uniti, o meglio nella Silicon Valley. Un viaggio per conoscere più da vicino i colossi del web 2.0 e per cercare di attrarre nuovi investitori in Italia. In agenda il premier ha un colloquio con Dick Costolo, Ceo di Twitter, Marissa Mayer di Yahoo! e Larry Page, fondatore insieme a Sergey Brin, di Google. Tra le visite programmate da Renzi, anche quella alla comunità di italiani che vivono e lavorano nella Silicon Valley. Startuppers, innovatori e manager che hanno trovato negli Stati Uniti le condizioni ideali per sviluppare il loro talento.  Ma chi sono gli italiani che sta incontrando in queste ore il presidente del Consiglio? Ecco alcuni nomi. 

Luca Maestri
: amministra da settembre il settore finanziario di Apple. Romano, 50 anni, laureato in economia alla Luiss e con un master conseguito a Boston, Maestri ha alle spalle una carriera in General Motors, dove ha lavorato per circa 20 anni nel suo settore finanziario e operativo in Europa, Asia-Pacifico e nelle Americhe. Nel 2008 è quindi passato a Nokia Siemens Networks, dove ha svolto il ruolo di direttore finanziario. Successivamente ha lavorato per Xerox e infine nel marzo del 2013 è stato assunto da Apple. Oggi Maestri gestisce i conti di Apple e gode della stima dell’attuale Ceo di Apple, Tim Cook. «Abbiamo incontrato Luca quando cercavamo un corporate controller, e abbiamo capito subito che sarebbe stato un ottimo successore di Peter (Peter Oppenheimer di cui Maestri ha preso il posto). Da quando lavora con noi il suo contributo si è già dimostrato significativo, e ha conquistato rapidamente il rispetto di tutti i suoi colleghi in Apple».

Diego Piacentini: braccio destro di Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, ha lavorato in Apple dal 1997 al 2000, oggi è vice presidente del gigante di e-commerce dopo aver scalato i vertici della società. Assunto nel febbraio del 2000, Piacentini ha partecipato attivamente al successo di Amazon ricoprendo alcuni tra i ruoli più delicati della società che oggi vale quasi 165 miliardi di dollari. 

Doug Leone: senior partner del fondo Sequoia, un nome leggendario nel mercato di Venture Capital (ha contribuito a finanziare Apple, Oracle, Google, Youtube, Yahoo!) è, a quanto riferiscono le fonti più informate, un uomo con un "potere infinito". È arrivato negli Stati Uniti quando aveva 11 anni e da 25 contribuisce al successo delle multinazionali della Silicon Valley. 

Francesco Lacapra: vicepresidente e Cto di Peaxy, un’azienda di San Jose che, come si legge sul sito: «Fonda la sua visione su un facile accesso ai dati generati dagli esseri umani e dalle macchine» creando software specifici e di ultima generazione.

Andrea Calcagno: chief executive della Cloud4Wi, una società che, partita da Pisa, propone oggi una piattaforma cloud che si rivolge agli esercizi commerciali e che ha recentemente ottenuto un finanziamento pari a 4 milioni di dollari da United Ventures. 

Fabrizio Capobianco: chief executive e fondatore di Tok.tv una "social tv" con sede a San Francisco che ha lanciato Juventus Live, una app per iPhone e iPad che consente ai tifosi di seguire dal vivo le partite di calcio, commentandole in diretta e in modo condiviso. Capobianco è anche tra i fondatori di Funambol, un’azienda fondata nel 2003 e con sede a San Francisco che vende alle compagnie telefoniche un software per il personal cloud su cui salvare da cellulare o tablet, foto, video e canzoni facilmente reperibili su tutti gli altri dispositivi personali. 

Valeria Sandei: presidente di Almawave do Brasil con un passato alla JP Morgan, dal 2007 ha assunto il ruolo di amministratore delegato della nuova società Almawave, la società d’innovazione del gruppo Almaviva, leader italiano nell’Information & Communication Technology. 

Questi solo alcuni dei nomi che il premier ascolterà o incontrerà personalmente durante la sua visita nella Silicon Valley. Secondo il console Mauro Batocchi, sentito dal quotidiano La Repubblica, che ha organizzato il viaggio in California del premier, sono circa 5mila i "cervelli italiani" che vivono e lavorano nella "valle" della tecnologia e, evidentemente, delle opportunità.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Settembre 2014
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